08 gennaio 2010

LA MAGNOLIA DEL “SANTO”


2005.06.13. Una sera, uscendo dal chiostro della Magnolia a lato della Basilica del Santo dopo la chiusura della Basilica stessa, guardavo da là il cielo con nuvole ovattate, bianchissime ricamate dal tramonto, le campane che suonavano l’Ave, e le cupole, giù giù fino alla magnolia “antica” (dicono sia stata piantata nel 1810) …ed ho immaginato il resto.

Mentre suona l’ultima campana
della Basilica
e l’aria della sera s’oscurisce
maestosamente la magnolia al centro
del chiostro sta
quasi sospesa sul tappeto erboso
col suo mantello verde fino ai piedi
e fiori bianchi a calice
come in ascolto.

Le porte sono chiuse ai pellegrini
e tre frati girando
a capo chino, sgranano il Rosario
guardando a tratti in alto alla magnolia
e alle cupole e all’angelo
dell’ultimo pinnacolo
lassù...
da dove le preghiere dei devoti
salgono, oltre le stelle, al Paradiso.

“Di là non c’è mai sera né mai notte
- pregano assorti i frati –
né mai autunno o inverno
ma un’infinita, dolce primavera
dove a corona
i Santi con Maria
cantano al Figlio
e con il Figlio al Padre
l’inno della Sorgente!

Quaggiù si vaga come inariditi
come sazi e storditi
da mode di pensiero
prodighi e nudi non soltanto ai piedi
senza più il saio della povertà
e della verità.
Frenetici, si cerca in ogni dove
e ci si perde
nei mercati d’un futile presente.

Ma c’è chi bussa al tuo mistero, o Dio,
e al nostro chiostro,
e chiede in nome di Francesco e Antonio
la vigoria nascosta
della magnolia
e il suo profumo bianco
un po’ di quiete e un lembo di quel Cielo
che nel tramonto d’una civiltà
poco si vede”.

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