10 gennaio 2010

CARO GESÙ BAMBINO



Roma, Epifania 2010. Davvero il fastidio cresce con l’andare degli anni… visto che la commercializzazione di tutto, compreso Dio e le sue feste, galoppa senza ritegno. La gente mischia sacro e profano con un perbenismo raro che dopo tutto indica ignoranza della storia oltre che vuoto di esperienza religiosa. Ma tanto vale “fare osservazioni” quando la permalosità – malattia dei colti ma non solo - seppellisce anche il buon senso e la verità.

Caro Gesù Bambino
che metamorfosi t’ha fatto fare
quest’Occidente?
Il consumismo t’ha cambiato il volto
e gli anni e pure il nome:
babbo Natale sei con barba bianca
e incappucciato… per la neve e il freddo.

Non basta; t’ha cambiato il volto, il nome
e gli anni e pure il sesso:
nonna Befana sei, infazzolettata
in volo con la scopa in ogni casa;
E l’uno e l’altra … solo per portare
regali chiesti con i messaggini
dai furbi nipotini!

Caro Gesù, ti vanno adulterando
pensando ad altro; e in più, senza pietà...
Spazzali via come pula al vento
la strega e il vecchio e quanti li promuovono
come postini
d’una accondiscendente,
distorta simpatia verso i bambini!

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