14 luglio 2015

Dall'Argentina e dal Perù

Un inno alla natura volando sopra le Ande. Ci voleva pure una poesia che mi è venuta di getto.


TRA LE ANDE

Sento cantarmi ancora immenso il volo
dei condor tra le cime delle Ande:
correnti d’aria pregne di profumi,
grida di gioia, ali spiegate e immobili
tra sole e nubi e picchi e precipizi
sul cuore gonfio dei torrenti in piena;
errano come sogni liberati
dall’intristita frenesia dei giorni
in ampi giri pieni di mistero.

Ma sento risalire anche il silenzio
d’alberi abbarbicati l’uno all’altro
che succhiano con brividi invisibili
l’acqua tra i muschi delle rocce;
ed ogni foglia è immersa nell’ebbrezza.
Vibrano in esso e sole e luna e stelle,
e il buio ostile della selva e grida
e sobbalzi sfuggenti d’animali
e il trepido mistero d’ogni parto.

Alberi amici, quanto siete veri
dicendomi il sapore della vita
pur tra intricati, oscuri fondovalle!
Condor in volo sulle nevi eterne,
con quanta poesia mi ritessete
l’incanto d’orizzonti oltre ogni morte.
Con voi mi affiora impercettibilmente
la nostalgia d’un Grembo ch’è da sempre
e mi riavvolgerà nel suo mistero.


05 luglio 2015

Molti ladri

Molti ladri hanno la sottile sensibilità (ed inconscia copertura giustificativa del loro comportamento etico) d'essere generosi con i poveri. Ma restano pur sempre ladri con l'obbligo di restituire ai derubati !!!


03 luglio 2015

UNA POESIA NELL'ANNIVERSARIO DEL MIO BATTESIMO

Nell'anniversario del MIO BATTESIMO non sta male, anzi mi sta bene, ricordare il destino ultimo dell'uomo, di ogni uomo al di là della religione che pratica per mettersi in contatto col Creatore; di ogni Ateo non ci creda o o si ostini a negare scientificamente l'esistenza di Dio. Tanto se ne accorgerà... E la morte sarà il VISA d'ingresso, anche per il non credente, a quell'Oltre che si dovrebbe altrettanto razionalmente ammettere....

O DIO DEL LABIRINTO

O Dio del labirinto
su questa terra
d’intorcolate passionalità
e d’infiniti affanni,
ti cerco e non ti trovo
e quando la speranza mi s’oscura  
arranco vie d’uscita solo mie.

Mi chiami ed io ti sento
ma  la tua voce in fretta si confonde
con altre voci
e non comprendo
come arrivare a Te.

Penetri l’Universo
ma non ti percepisco
e grido la mia fede
come un bimbo che teme il buio e strilla
pur vedendo lo scintillio del cielo.

Signore, tu  sai quanto mi frastornano
la tua presenza  oscura
la vita in questa terra e l’altra vita
un corpo che si usura
e mi dissolve tutto il mio pensare…

Eppure tu sei là
in fondo al labirinto
oltre il pertugio stretto della morte;
e di là insisti
con voce da risorto:
“Solo di qui ritrovi
la via d’uscita e la tua liberta”.       

            

01 luglio 2015

Il debito pubblico... un assurdo che più assurdo non si può...

Il debito pubblico, di uno Statoper favorire il benessere immediato  dei cittadini, o di alcuni Gruppi politicamente interessati  come in Grecia, come in Italia, ecc., ecc.,  resta pur sempre un assurdo balordo. Si faccia il passo secondo la gamba, come fa ogni famiglia onesta e prudente .  Basta con 'sti debiti. Basta !.   Ma tanto, di politici onesti e prudenti, non ne trovi proprio;  in nessun Stato del mondo, non ultimo per paura di perdere popolarità o voti.

Se le nazioni non capiscono che l'azionismo com'è ora, è un gioco di latrocini, nella borsa dei risparmi onesti, tanto più se praticato furbescamente con passaggi lampo dei capitali, su informazioni non obbiettive, e con l'appoggio statale e politico, come lo fu qualche anno fa, in Argentina, con le "azioni argentine", contrattuabili a quasi zero o non più restituibili, .... allora è meglio che anche i  Greci di oggi continuino a fare i padri della filosofia teorica e non i ladri  di quanti in Europa risparmiano e faticano per una sopravvivenza.

Il Premier della Grecia ripete...

Il Premier della Grecia ripete: "Noi siamo i padri della civiltà europeo-occidentale"...Può essere, invece, che i pronipoti  di quei Greci,  2300 anni dopo,  siano tutt'altro;  siano, cioè, i ladri in guanti bianchi, dei "risparmi europei", accumulati spesso con infiniti sudori e sacrifici  da parte di gente non ricca, non godereccia,  non scialacquatrice.... ma intraprendente ed operosa ... e non pensionata anzitempo.