L'ACROBATA
A
strapiombo sul Fiume Colorado
abisso
di sterilità desertiche
e
d'acque vive, consistenti, terse
ma
quasi perse in fondo a rosse gole,
tesa
è una corda da una sponda all'altra
d'acciaio
puro ma pur sempre corda
e
l'acrobata ci cammina sopra
col
lungo bilanciere tra le mani,
da
equilibrista,
attento
nello sguardo
sicuro
dei suoi passi,
non
senza a valle il trepido silenzio
d'incuriositi,
cineprese all'opera...
E
sembra dirci in che consista il tratto
più
decisivo della nostra vita
e il
suo cammino..!!!..
Il nesso tra l'acrobata e l'esistenza umana, nel gioco d'una libertà a rischio e pericolo, è ovvio. I sottintesi del rischiare, della corda sull'abisso, del camminare da equilibrista, sono molti, e le interpretazioni vanno secondo le sensibilità di ciascuno. Ogni parola, comunque, è sgorgata con un suo peso e riflesso d'un vivere non infrequente tra sbilanciati o squilibrati o curiosi che richiede altrettanta saggezza e destrezza.
d.
Giuseppe Magrin