16 gennaio 2021

UN'INTIMITA' SENZA FRONTIERE

 Nella irrefrenabile evoluzione dalla culla alla tomba, non possiamo non riflettere sul senso della vita... spesso obnubilato da circostanze fisiche e ambientali che ci arrivano addosso al di là d'ogni controllo e ci costringono a pensare il presente più che il futuro e a decidere dentro una quotidianità non sempre gioiosa... I cristiani in una loro preghiera gridano alla Mamma di Cristo: “Gementi e piangenti in questa valle di lacrime, a te sospiriamo... Sanno che lei, come il Figlio, è nel “grembo di Dio”, corpo e anima nella sua totalità umana... E si permettono di aggiungere: “rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi”. E che altro si può implorare?

UN'INTIMITA' SENZA FRONTIERE

E' un'intimità senza più frontiere

tra mondi ontologicamente estranei

che mi stai proponendo, o Emmanuele,

è un'amicizia che tu stesso chiedi

come la stai vivendo Tu, da Figlio,

eternamente Dio

col Padre tuo e con lo Spirito

e divinamente uomo

dal grembo di una Vergine...


L'avverto più che mai con gli anni,

d'essere in Te adottato da tuo Padre

ch'è compassione, tenerezza, Amore,

d'essere con Te immerso nello Spirito

ch'è pura Comunione

di un'infinita famigliarità

e per me irresistibile attrazione

verso un celeste grembo

ben al di là d'ogni immaginazione...

Don Giuseppe Magrin