07 febbraio 2010

SERA D’AUTUNNO A CARPANÉ

1978. Rivivendo una camminata verso una Croce in legno sopra Carpané sul sentiero della prima guerra mondiale, che porta alla casa di Dino Mocellin... Era Dino l’uomo che ogni giorno saliva e scendeva quel sentiero. Dall’alto si vede la valle del Brenta con Valstagna e Oliero oltre il Brenta, ma specialmente Carpané: la sua Cava di dolomia, la chiesa parrocchiale, e la chiesetta della Madonna dell’Onda, circondata da cipressi che ricordano i caduti della prima guerra mondiale.

Sopra la valle
il cielo s’incupisce
e i falchi hanno smesso di volare.
Il Brenta dalla gola dove scorre
barbuglia suoni
oscuri di tormenta.

 Quassù, vicino ad una croce antica,
osservo il vento
strappare foglie
di carpini e di tigli,
riturbinare polvere di cava
tra case rannicchiate
attorno a un campanile,
sfioccare dalle rocce
nubi tumide di malinconia
e gemere
tra gli aghi dei cipressi
allineati su terra
infranta dalla guerra.

E vedo un uomo,
sotto un peso nero,
svanire lento
lungo le spire
d’un sentiero.

E sento nelle vene
un fluire lene
di tempi,
di mondi,
di silenzi infiniti
- quasi un torpore
soave che s’eterna -
sento un girare vano di bufera
sul mio tramonto
e lo stupore arcano della sera!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Abbiamo visto un blog del nostro vecchio parroco. Ci siamo accorti di una poesia su Carpané. Siamo fieri della poesia, di chi l'ha scritta e dei ricordi che riemergono in noi che col Computer non siamo tanto capaci di giocare quanto i nipoti. Grazie don. I tzuoi amici e amiche d'un tempo, Mocellin, Puppi, ecc. ecc. e in quell'eccetera ci sono tutti quelli che non possono dimenticarlo... Francesco, Graziella e Patrizia