Roma, 13.02.2010. Con la bicicletta. più volte ho infilato contromano le stradine attorno al Parlamento… per evitare le inquinatissime e trafficate vie principali. Le Guardie o la Polizia di solito chiudono un occhio. Ma una volta… non fu così. Fui fermato… Interrogatorio…Penalità…Blocchetto per il verbale in mano… con quel che segue, come conclusione.
Si fermi, lei con quella bicicletta…
S’accorge lei che viaggia contromano
e proprio qui davanti al Parlamento?
Multa… salata! E mostri un Documento !…
Si rende conto quale trasgressione?
È contromano in faccia al Parlamento
dove le strade corrono a senso unico…
Pazienza altrove ma davanti proprio!
Eh beh!… perché là dentro? Che ci fanno?
Là dentro van tre quarti contromano
e tutti esenti da contravvenzioni….
Multate prima quelli e poi la gente!
E lui, sornione: Se ne vada pure…
A piedi... come i cittadini onesti…
La verità la dica a quel Palazzo
se no, finiamo noi in contravvenzione!!!
4 commenti:
Troppo bella questa poesia e terribilmente vera. Merita d'essere diffusa. Federica, romana de Roma. Da Trastevere.
Io che sono di Roma-paese, come si dice qui per chi sta 20 km fuori, e quando vengo alla Capitale devo godermi le buche delle strade dissestate e comperarmi il parabrezza del motorino perché "saltato" per gli scossoni... confermo davvero quanto dice Federica... e la poesia, ovviamente... che mi ha fatto ridere assieme al fidanzato, "guardia municipale...! Sonia e Teddy
Siamo entrate in questo blog per gioco. Cercavamo altro per il 14 febbraio. Carino quel poliziotto e... anche lui un po' poeta del cuore. A volte i poliziotti hanno più comprensione dei politici anche qui ad Agrigento, forse perché hanno meno aspirazioni. Simpatico anche chi l'ha scritta. Adele, Caterina Giovanna.
Mi pare che il Palazzo non sia quello del Parmanto ma Palazzo Chigi in Piazza Colonna. Ma si vede che questo prete (o chi per lui) non conosce bene Roma. Ma purtroppo c'è chi la oonosce un po' di più... Scusandomi per ciò che ho detto.
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