06 marzo 2011

il volo

Sto volando sopra Maiorca e Menorca, da Lisbona, dopo aver toccato Madrid, con uno sguardo sopra le sue pluripiste aeroportuali a raggiera. Palma e il suo mare, Ciudadela e Mahon e la loro preistoria geologica e storia mediterranea; la prima persona a raggiungerle, le generazioni passatevi, residenti o no. Che resta di loro? La domanda può diventare ossessiva ma non per questo meno vera ed attuale per ognuno. Negarcela e negarci. Annegarci nell’illusione… per quanto azzurra come il mare, con qualche scia bianca di nave, per quanto trasparente come l’aria cavalcata qua e là da cumuli di nubi bianchissime, per quanto sicura come l’aereo che mi sostiene in volo a 1510 km da Lisbona, a 10972 m. d’altezza, a 938 km all’ora, con 157 km forza vento da coda, ormai vicini a Sassari, ore 11.00. Ora l’aereo incomincia a decelerare. E la vita? La mia? Con destinazione… la Roma eterna, la Babilonia apocalittica o la nuova Gerusalemme? O il niente… faticando così per niente?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo prete ti pone sempre domande filosofiche, esistenziali. Mi fa pensare. Vorrei quasi conoscerlo. Tania - RM.

Anonimo ha detto...

Cara Tania, perché pensarci tanto? Meglio vivere alla giornata, no? Dopo tutto lascia che pensino i preti. Franco Pd