06 aprile 2010

O VITA, O VITA…



Roma 02.03.2008. Domenica IV di Quaresima. Poesia pensata durante un giro in bicicletta per Piazza Navona – Piazza di Spagna – Piazza Venezia, tra una marea di gente, di tutte le razze e in tutte le fogge; spensierata ma non solo, data l’incipiente primavera; distesa ma non soddisfatta. Bancarelle e negozi e ristoranti per ogni gusto, e gente incantata a guardare; con mani di ragazzini e ragazzine furbe al portafoglio dei “disattenti”; e le guardie comunali che fingono di non vedere. Richiami di campane dalle tante, splendide chiese… con non più di qualche vecchietta seduta agli ultimi banchi e qualche prete anziano, che non sanno più che cosa pregare.



O vita, o vita
carovana di fragili ambizioni
di viscidi piaceri
sullo scivolo etereo della morte,
quanto è inconsistente il tempo
ed avvilente l’ora del tramonto
senza un’eternità!

Ma chi ci pensa, appena sorto il sole?

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