01 agosto 2010

QUALCUNO… NEL GIARDINO


2009.01.07 Roma. Nessun commento ad esperienze “indecifrabili”. Restano nei termini “psichici” di chi le esperimenta. Tuttavia non si può dire che anche la non scientificità d’una esperienza possa essere intesa come negazione della stessa. L’esperienza c’è; e può dire qualcosa a chi la prova, niente a chi non la prova… data l’esigenza d’oggi d’una “scientificità” anche della comunicazione per la credibilità del suo contenuto. Il soprannaturale, di solito, trascende la comunicazione “scientifica” intesa in termini illuministici! Si manifesta al di la di ogni schema umano, sia pure usando alcuni paramentri umani.

Purtroppo, il codice etico dei mezzi di comunicazione sociale oggi, corre più sulla manipolazione della verità da parte del narratore e, d’altra parte, sulla creduloneria dell’ascoltatore. La fioritura “di venditori ambulanti di verità inventate” sta ad indicare esattamente che, nell’era della scientificità, i millantatori sono più che mai numerosi e creduti; e, paradossalmente, in proporzione che non sono credibili…D’altra parte, i credibili in base alla serietà del loro comportamento, non sono creduti!




Qualcuno m’era entrato nel giardino
un dì che il cielo minacciava scrosci
e bisbigliò alle spalle, in un sussulto:

Rivanga quell’aiuola trascurata
e pianta il seme, là nascosto accanto;
profumerà la Chiesa alle sorgenti.

L’erba tremava per le prime gocce
ed io con essa; mi girai: nessuno…

Era una voce o solo un’illusione,
era un’ispirazione, era un comando
per un germoglio che dovrà fiorire
in una non lontana primavera?

Non so! Ma quell’appello ora rivibra
come trepidazione e sicurezza
d’una avventura che non ha frontiera …

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