14 agosto 2010

LA TUA SAPIENZA

Roma, 20.02.2008. Dopo qualche minuto di lavoro in ufficio, un richiamo irresistibile a stare “nella” ... presenza della Trinità. E quando si è là, non puoi non percepire queste “stranezze” non umane.


La tua sapienza, o Dio,
mi scende come grani di tempesta
su questa testa
che non capisce niente del tuo intimo
eppure avverte
soavissimi richiami non umani.

Ti guardo non vedendoti
ti sento non udendoti
e in tutto il corpo avverto
che Tu mi lieviti
e m’apri a quell’eterno dentro il tempo
che ha come filigrana l’universo.

Mi fai spaziare nella tua presenza
di Creatore e Padre
di Figlio e Redentore
di Santo Spirito Consolatore
d’un Tutto che pervade ed interpella
la sconfinata libertà dell’uomo.

Beato chi Ti esperimenta, o Dio,
non c’è parola per ridirlo ad altri!

Nessun commento: