Lungo la strada che discende al mare
a mezza costa tra Furore e Amalfi
un’osteria divenuta albergo
t’invita a ristorarti e a contemplare.
Si chiama Bacco, un nome ch’è un programma
per chi ricerca cibi genuini
vini eccellenti e birra effervescente
offerti con la cura di una mamma.
Dalla terrazza vedi gli scoscesi
spuntoni delle rocce e le stradine
e tante case sparse tra le piante
simili a nidi timidi e indifesi.
Laggiù sull’onde spumeggianti vanno
a vele gonfie, le barche dei turisti,
i vaporetti rapidi e frementi
ed i gabbiani in volo senza affanno.
Soffice sale il vento della sera
e t’accarezza mentre sorseggiando
vai l’ultimo bicchiere e sogni e guardi
la luna a picco sopra la brughiera.
Pian piano tutto sfuma in un azzurro
denso, indistinto, pieno di lumini
come un presepe grande, indefinito
e scemano i rumori in un sussurro:
Riposati tra noi o passeggero
in questo Albergo immerso nella quiete
e vivi questo incanto di Sirene
scordando per due giorni ogni pensiero.
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