26 luglio 2010

TUTTO E SOLO MATERIA GRIGIA ?


Roma, 28.01.2010. Una riflessione collegata ad un grande pensatore, appartenente alla Famiglia nobile dei Conti di Aquino. Si chiamava Tommaso. Studiò a Montecassino, nell’Abbazia benedettina, abbracciò un ordine religioso nascente fondato dal Francese Domenico di Gusman. Morì a 49 anni, dopo aver coniugato la razionalità aristotelica e la contemplatività mistica. “Dopo ciò che ho visto, non è che paglia, non è che paglia tutto ciò che ho scritto”… Ci basta per dover dire: Quanti “pagliai” stiamo costruendo “coi discorsi mandati in onda ogni giorno”… e con le riviste, i giornali, i libri che a valanga vengono pubblicati… E fossero almeno “paglia”… almeno “pula che il vento disperde”. Spesso sono qualcosa di peggio.




 Coacervo di pensieri sembra l’uomo
che nel cervello frullano
su milioni di cellule nervose
antenne terminali d’un mistero
d’autocoscienza
e senza meta, tumultuosamente
s’assemblano, si smistano

tra brividi incessanti di paure
d’amore, di vittoria, di dominio;
e adorano e immortalano una vita
che, tu sai, va invecchiando
per spegnersi,
per sperdersi nell’etere
e dissolversi…

Ma l’uomo
se tanto si ripensa e s’autoesalta
è tutto e solo
materia grigia e nervi affastellati
o non di più
quasi un impulso acuto, non umano
verso infinite, eterne conoscenze?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Dopo tutto l'uomo è uno sfortunato; non può pensarsi dentro il suo guscio e basta.... Deve andare oltre. Questa è la sua sofferenza filosofica. Bravo, prete; ci dici verità che scottano. XZ in vacanza tra le Alpi svizzere.