01 maggio 2016

DA PADRONI COMUNQUE SIA


Roma, 1. 5.2016. In Pazza S. Pietro, nella festa dei lavoratori e nel ricordo di S. Giuseppe operaio, mentre stavano entrando in Basilica i diversi Corpi delle Forze dell'Ordine in alte uniformi e con le rispettive “Bande musicali” che, seguite da molte Crocerossine, tenevano il passo a suon di tromba, osservavo una scenetta marginale: Un bambino e molti colombi intenti a tutt'altro che a celebrazioni e con tutt'altro stile che di un apparato... Scelte per interessi diversi ma dopo tutto con un medesimo obbiettivo: “appagarsi” d'un benessere sia pur brevissimo e non importa di che natura. 
Ho scritto questo "starnutino" ... ad perpetuam rei memoriam.

DA PADRONI COMUNQUE SIA

Un ragazzino malformato a un piede
ti zoppica a rincorrere i colombi
tra i quali quattro, benché rattrapiti
a una zampina, alteri e sospettosi,
saltellano beccando tra i rifiuti.

Si vive o sopravvive, chi giocando
a spaventare i deboli e a cacciarli,
chi dinamico sugli avanzi altrui
pur d'essere padroni o almeno sazi
d'un fragile benessere terreno.





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