03 luglio 2015

UNA POESIA NELL'ANNIVERSARIO DEL MIO BATTESIMO

Nell'anniversario del MIO BATTESIMO non sta male, anzi mi sta bene, ricordare il destino ultimo dell'uomo, di ogni uomo al di là della religione che pratica per mettersi in contatto col Creatore; di ogni Ateo non ci creda o o si ostini a negare scientificamente l'esistenza di Dio. Tanto se ne accorgerà... E la morte sarà il VISA d'ingresso, anche per il non credente, a quell'Oltre che si dovrebbe altrettanto razionalmente ammettere....

O DIO DEL LABIRINTO

O Dio del labirinto
su questa terra
d’intorcolate passionalità
e d’infiniti affanni,
ti cerco e non ti trovo
e quando la speranza mi s’oscura  
arranco vie d’uscita solo mie.

Mi chiami ed io ti sento
ma  la tua voce in fretta si confonde
con altre voci
e non comprendo
come arrivare a Te.

Penetri l’Universo
ma non ti percepisco
e grido la mia fede
come un bimbo che teme il buio e strilla
pur vedendo lo scintillio del cielo.

Signore, tu  sai quanto mi frastornano
la tua presenza  oscura
la vita in questa terra e l’altra vita
un corpo che si usura
e mi dissolve tutto il mio pensare…

Eppure tu sei là
in fondo al labirinto
oltre il pertugio stretto della morte;
e di là insisti
con voce da risorto:
“Solo di qui ritrovi
la via d’uscita e la tua liberta”.       

            

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