25 maggio 2013

Libertà e dignità


Anche quell’asino che m’ispirò questi versi, è finito al macello. E di libertà ne ha goduta poca; in maniera inversamente proporzionale alle legnate che prendeva dal padrone piuttosto focoso specialmente se in preda a qualche litro di birra. Ma il fatto così particolare rimanda ad un “universale” che tutti viviamo. Specialmente se ci si trova dentro certi regimi politici, o se sono donne o ragazze incastrate in certe culture.
 

IL RAGLIO DELL’ASINO
 

Ruppe la corda l’asino e fuggendo
lungo la carreggiata,
girava il capo  a chi lo rincorreva
ragliando,
il muso in alto e schiuse le narici:
 
 
 Spettano pure a me
una mia  libertà
che tu m’hai sgraffignato
ed una  dignità
che tu m’hai bastonato”.       

 

 

 

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