03 aprile 2012

SI VA INSABBIANDO

Roma, 15.11.2011. L’Antico Testamento conobbe Profeti famosi e meno famosi; ascoltati e meno ascoltati… perché non rivestiti dell’autorità “giuridica” di un Re, ma solo dell’autorevolezza che veniva dal loro parlare e agire. Anche la Chiesa ha conosciuto profeti ascoltati o inascoltati… con le conseguenze positive o negative che ben si conoscono. Pensiamo a quanti prospettavano riforme prima dello scoppio delle grandi divisioni tra i Cristiani d’Oriente e d’Occidente. I Vertici subito non ne capirono la portata e non si mossero tempestivamente; i “preveggenti” non furono accolti. Anzi! Con gli Ortodossi, si tenne, come non unico tentativo, il Concilio di Firenze, ma con premesse e inculturazioni “irrigidite”. Con la Riforma protestante, si riparò convocando il Concilio di Trento, ma fu troppo tardi; così quella frammentazione settaria è viva ancora oggi, con una grinta “proselitistica” notevole. E quante fatiche ecumeniche per guarirla, quanti problemi “missionari” per limitarla! Più recentemente, pensiamo al Rosmini e alla sua denuncia delle “Cinque piaghe della Chiesa”… Fu allontanato da Roma. Soltanto un secolo dopo… fu riconsiderato e dichiarato, addirittura, beato. Cogliere e accogliere il profetismo della “base”, comunque si manifesti, non è facile ma è altrettanto necessario. I profeti sono le pietre miliari lungo la strada che la Chiesa sta percorrendo tra i popoli. Sono segni e segnali dell’invisibile presenza e provvidenza di Dio.

La vena calda della profezia
si va insabbiando come in una spiaggia
e più non sgorga un verso di speranza
in questo mare di burocrazia
che inonda il mondo delle Istituzioni
sciacquando di rimbalzo anche la Chiesa…
Soltanto chi umilmente s’inginocchia
e non rimesta o amalgama le scelte
con logiche o sapienze ancora umane
s’accorge d’un disegno ch’è dall’Alto.

Progetti che Dio vuole e suggerisce
agli insignificanti in preferenza,
se non accolti ed interiorizzati
da chi è preposto e da chi l’asseconda
languiscono irrisolti o accantonati…
I posteri scavando nella storia
ritroveranno il pianto inesaudito
di chi credette ma non fu creduto,
e lacrime d’inutili rimorsi
in chi non ha compreso e s’è sperduto.

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