29 febbraio 2012

SCIENZA UMANA E VERITA' DIVINA

Roma, 2011.02.13. Alla vigilia della ricorrenza consumistica di S. Valentino, in cui l’eterno amore dei fidanzati viene, spesso, sigillato con un lucchetto su Ponte Milvio e rispettiva chiave in Tevere, ci si domanda come mai ogni anno nei tribunali romani, arrivino ondate di richieste di divorzi, cause violente di separazione, contestazioni sull’affido e sul maltrattamento se non proprio sull’uccisione dei figli. E, sulle leggi che la evolutissima civiltà postcristiana va man mano emanando come un trionfo dei “diritti umani”, difeso da politici “libertari” per i quali, d’istinto, si vorrebbe davvero applicare la legge “del taglione”.





Solo schegge di verità è la scienza
che legifera sul mistero cosmico
pretesa d’un dominio inconsistente
è l’estro incandescente
di chi si crede una genialità.

Quando la terra e l’uomo finiranno
e il nulla e l’Infinito, faccia a faccia
nel lampo d’una verità assoluta
rileggeranno il mondo,
ne guizzerà un giudizio senza appello.

Molti dei primi si troveranno ultimi;
gli embrioni, i feti, i bimbi fatti cose,
gli uccisi dal potere e i violentati
i tanti emarginati
saranno loro i più fulgenti in Dio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Che vuol dire "diritti umani" ? Diritto di uccidere un feto, un vecchio, un qualsiasi "nemico" negli affari o nella politica ? Questo mi fa tremare di rabbia, e non credo più ai diritti umani inventati dagli uomini. Ma a chi riferirci per valutare "un diritto" o la controparte che è un "dovere". Antonio Boninsegna, MI