07 febbraio 2012

CHE VALE FATICARE ?

Roma, 25.09.2011. La tristezza sta dalla parte di chi ha smarrito o non trova il vero senso ultimo della vita. Le ideologie occidentali, apparentemente così umane e coerenti, hanno creato nel mondo gli eroi dei “surrogati” di felicità; eroi adorati da generazioni di giovani e meno giovani altrettanto alla deriva. Si può arrivare perfino “ai martiri” del “nonsenso” ritenuto “buonsenso”; ai martiri di sistemi politici, etici o addirittura, religiosi… risultati fallimentari. I martiri del Cristo e con il Cristo, crocifisso sì ma risorto, sanno che “il cielo e la terra passeranno ma le sue parole non passeranno”. Con un “giudizio finale” in aggiunta, sia per gli uni che per gli altri!


Nessuno più capisce l’Occidente
che in nome d’una razionalità
brama ridurre l’uomo e il suo pensare
a un brivido di cellule nervose
a un puro mutamento fisiologico.

Per chi non coglie un oltre in cui sperare
la vita è un nascere e un morire in perdita,
seguendo quattro istinti d’intermezzo
che sfumano nel cielo dei miraggi
tra fremiti e sussulti di sgomento.

Nel tempo che il destino t’ha fissato
che vale faticare dall’infanzia
per abbellirti ed abbellire il mondo
se tu con tutti finirai nel fondo
abisso d’un dissolvimento atroce?

Né vale il sogno d’una discendenza
che viva come un mito la tua gloria
e goda il frutto delle tue fatiche
se pure dei più grandi la memoria
si scioglie in breve nell’oblio del nulla!

Non resta che l’ascolto d’un richiamo
che alberga incancellabile nell’uomo
d’ogni cultura, d’ogni tempo e spazio
e si riesprime in templi, in riti, in canti
svettanti verso un Mondo trascendente.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Io come donna vorrei soltanto essere e apparire bella, in forma, atletica, affascinante, travolgente; e sento di esserlo, senza presunzioni. Perché proibirmi ulteriori abbellimenti con un fantastico trucco che questo prete, pescato per caso in Facebook, non sembra amare? Il trucco esalta la personalità. Maledico solo e sempre il cimitero... e non lo voglio pensare mai per me. Cinzia - Viterbo