05 aprile 2011

PASSASTI COME UNA VISIONE

Agosto 2003. Una mattina all’alba, una ragazza scendeva agile verso la sponda del Boite, in mezzo al bosco del Centro Turistico S. Pio X, tra Borca e S. Vito di Cadore. Non si poteva non cantarne le sensazioni provate.

Non albeggiava ancora
quando passasti come una visione
in mezzo al bosco, tra un fruscio di foglie
sfiorando appena l’erba
coi piedi nudi, intrisi di rugiada
gli abiti di seta
mossi dal vento ad onde
assieme ai tuoi capelli.

E camminavi eterea come fata
lungo il ruscello
che flebile, invisibile, scorreva
dal grembo dell’aurora
verso occidente
portandosi il profumo della vita
ed ogni incanto.

Eri la femminilità dell’Eden
femminilità virtuale
che palpita
nell’uomo
da sempre, senza posa
fino ai remoti lidi
dell’esistenza...

E la leggenda
t’ha trasformata
in fior di loto
dentro il lago dei sogni
che sta lontano
laggiù
nascosto
e misterioso...quanto il cuore umano.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma dove si vuole arrivare con quel fior di loto? Al Nirvana indiano? Non mi basterebbe. Franco - Padova