18 gennaio 2011

PROFUMO È L’UOMO

Roma, 22 luglio 2007. Pensando alla luciferina pretesa d’autosufficienza intellettuale ed etica dell’uomo “illuminista” , ubriacato dalle sue stesse invenzioni tecnologiche; e a quello che l’uomo “sapiens” potrebbe essere con le stesse scoperte ed invenzioni ma senza questa pretesa. Ho ricollegato il tutto al così detto “peccato originale”. E ne ho tentato una descrizione figurativa.

Profumo è l’uomo

d’essenze incustodite

in questo suo giardino ch’è la terra

né sa da dove vennero

e dove lo conducono.


Profumo è l’uomo

né più s’accorge

d’essere lui quel fiore

di cui affannosamente va cercando

i semi e le radici….


Profumo è l’uomo

né più ricorda che dai primi istanti

fu vittima il suo seme d’una astuzia

e s’è perdutamente adulterato.


Profumo è l’uomo

ma nel marciume dove s’è cacciato

e cresce e domina sugli altri fiori

più non profuma che d’essenze amare.


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