22 giugno 2016

Sopra il Colorado ... da acrobati del proprio destino



L'ACROBATA


A strapiombo sul Fiume Colorado
abisso di sterilità desertiche
e d'acque vive, consistenti, terse
ma quasi perse in fondo a rosse gole,
tesa è una corda da una sponda all'altra
d'acciaio puro ma pur sempre corda
e l'acrobata ci cammina sopra
col lungo bilanciere tra le mani,
da equilibrista,
attento nello sguardo
sicuro dei suoi passi,
non senza a valle il trepido silenzio
d'incuriositi, cineprese all'opera...

E sembra dirci in che consista il tratto
più decisivo della nostra vita
e il suo cammino..!!!..



 Il nesso tra l'acrobata e l'esistenza umana, nel gioco d'una libertà a rischio e pericolo, è ovvio. I sottintesi del rischiare, della corda sull'abisso, del camminare da equilibrista, sono molti, e le interpretazioni vanno secondo le sensibilità di ciascuno. Ogni parola, comunque, è sgorgata con un suo peso e riflesso d'un vivere non infrequente tra sbilanciati o squilibrati o curiosi che richiede altrettanta saggezza e destrezza.
d. Giuseppe Magrin



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