27 marzo 2015

Quanti psicologismi per scusare

L'Europa e tutto l'Occidente laicista, secolarizzato, sostanzialmente ateo, in caso di disgrazie, si riempie di psicologi, pensando (lo dico da  laureato psicologo) di interpretare azioni suicide come quella del pilota tedesco e di consolare i superstiti dei 150 morti trascinati con sè. La dea ragione, il dio sentimento restano impotenti di fronte a tragedie come questa. La  motivazione psicologica d'una "depressione psicologica" del pilota non convince affatto. La pista rifiutata dai grandi capi europei di un addentellato islamico del pilota, esaltato dagli stessi Islamici nei loro siti è molto più vera.
Se ne fossi stato direttamente coinvolto e fosse venuto uno psicologo "di sostegno" a consolarmi lo avrei mandato via a calci. Lo psicologo non può dirmi che quello che so già, quello che potrei dirmi io stesso: cioè, che la morte è morte, il dolore è dolore...  Sono l'annichilamento totale o progressivo della persona. Perciò, o c'è un Oltre con un Riferimento totale ad un Padrone assoluto che vuole esserci Padre, o si è semplicemente stupidi nel nostro ragionare sragionante, che, si voglia o no, finisce solo  nel tragico silenzio  di un "nulla che sono io, sei tu", di cui rimane  la vacuità di un ricordo nei posteri.

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