26 ottobre 2013

Sabato notte, che poveracci...

FRADICI  DA UNA NOTTE

 Basta abitare sul lungotevere di Roma  o presso qualche rettilineo urbano o extraurbano…di qualsiasi città e riposare (si fa per dire) il sabato mattina per condannare non tanto i giovani e le loro bravate suicide ma gli adulti che gestiscono discoteche e pubs ed altri locali di divertimento nonché i politici che li assecondano o li tollerano, ingordi di soldi gli uni  e ricchi di insipienza gli altri.  
In più c'è l’interdetto a qualsiasi buon senso legislativo  per “fare  che “la notte ci si riposi” e togliere questa piaga della “febbre giovanile del sabato sera” o delle notti bianche… tutte ad altissimi costi… “Fare la notte” come infermieri/e in Ospedale, no, perché stressante,  in discoteca, sì…perché…riposante!!! Una cultura che dovrebbe far riflettere anche il Sindacato.
Che se poi ci si ammazza e si ammazza…s’aggiungono alla “kermess” i giornalisti e le televisioni per farne uno scoop mirato all’ “audience”. 
“La notte è fatta per riposare” dicevano i nostri vecchi…“e il giorno per lavorare”… Ma sapevano quanti sudori e sacrifici “costava” il vivere… Oggi la vita la si spreca… senza sapere quanto vale.

Notte di danze, d’alcool,  di piaceri
e frenesia di sogni inusitati
la notte d’ogni sabato…
E all’alba
su strade vuote
accelerando bolidi irrequieti
fino allo stordimento,
senza sgomento
gli anonimi della modernità
urlano a chi riposa
la fragranza d’una imbecillità
tosta e furiosa.






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