02 maggio 2012

LE MONTAGNOLE DI TERMITI


Roma, 25.03.2011. Una tematica che non può non colpirmi quando viaggio in Continenti come l’Africa, e non solo, dove le termiti sono vistosamente presenti e dove in nazioni emergenti gli squilibri sociali sono più frequenti. Chi è più debole può restare vittima del più forte. Può scoraggiarsi, buttandosi a vivere ai margini della società. Nell’uomo la sopraffazione ha una connotazione in più di astuzia che fa tremare il coraggio dei pochi onesti e qualsiasi “buon senso”. Gli animali, agendo forse d’istinto, ci suggeriscono a non cedere anche quando ragionamenti in tal senso frullano nella nostra testa 24 ore su 24.

Sembrano torri mozze di castelli
lillipuziani, là per fantascienza,
le montagnole di terriccio rosso
che voi, termiti, infaticabilmente,
da sempre, giorno e notte costruite.

uomini, né piogge, né animali
v’hanno convinte a smettere la sfida
quando v’azzerano quel vostro regno
con sistematiche demolizioni
pensando che invadenti siete voi.
Voi mai vi rassegnate a chi è più forte;
sfregate le zampine sopra il capo
quasi a placare un cielo risentito
e unanimi, ostinate, riprendete
fatiche e sogni rovinati a terra.

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