Da Padova a Roma. 26.03.2008. Il contatto frequente con pensatori non cristiani che hanno “lasciato perdere” la loro fede e il contatto con Dio, vivendo di “ragione e istintività” come dei “scaraventati dalla sorte per qualche quarto d’ora sul pianeta terra”, mi fa riflettere … A volte sono pieni di “menefreghismo cinico” riguardo alla vita, agli altri, alla sofferenza, alle gioie stesse. Altre volte sono pieni d’amarezza per “quella tristissima autoconsapevolezza” che l’uomo ha di sé. “Fossimo bruchi, mi disse un noto scrittore, saremmo meno infelici”.
e un’altra notte
senza capire
né il giorno né la notte,
e come debba viverli e goderli!
Il cosmo intero soffre
la sua precarietà
ed io la mia…
ma esso non sa
ed io lo so…
E non mi basta dire
che è destino…
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