Ad un certo momento della vita, t’accorgi della sua sbalorditiva “vanità”, inconsistenza, nullità. Tutte parole che tentano di dire, senza dire fino in fondo “il non essere” di questo immenso mare umano che lotta da sempre per “essere”; ma con lungimiranze inquinate da una miopia tragica, quella della negazione inconscia del Creatore e Signore dell’uomo.
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