Il GRIDO
DEI PROFETI
E IL MIO
SILENZIO
La Celebrazione eucaristica, se vissuta non come adempimento abitudinario ma come incontro e abbaccio da innamorati, con Cristo e il Padre suo nella intimità materna dello Spirito santo, ha risvolti spesso inattesi.... che ti lasciano senza fiato oltre che senza parole.
Dal
bordo dove arriva il grido
dei
martiri e dei mistici
e dei
profeti e degli evangelisti,
germoglia
un mio silenzio e un mio stupore
di
semplice cristiano, e peccatore,
per
quei miei Tre che tanto mi pervadono,
m'avvolgono
e coinvolgono e travolgono..
E mi
lascio cullare come un bimbo,
balbettando
sorrisi e sguardi e gesti
spontanei,
irrazionali,
eppure
ancora miei
ma
intrisi d'un colore
e
d'un sapore
tutto
divino...
Davvero,
non sono più io che vivo
ma
Cristo in me
come
sua aggiunta
prescelta
e perdonata umanità.
O
beata Eternità
fin
da quaggiù
o
eterna Beatitudine
lassù !!!
don
Giuseppe Magrin
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