GESU' DI
NAZARETH SEI PROPIO QUI ?
Roma, 18.9.2016. La fede nei credenti in Cristo, addirittura nei santi come Teresa di Calcutta, subisce e accetta prove durissime “ sulla non percezione di Dio” come via privilegiata per una maturazione integrale del rapporto intimo con Lui. L'Infinito resta infinito e solo per un suo dono lo si potrà capire e, ancora, per quel tanto che ci permetterà di conoscerlo. Il resto è mistero... e il volerlo “scannerizzare quasi elettronicamente” è solo pretenziosità umana.
Gesù
di Nazareth, lo so, sei qui
tra
noi per sempre e ovunque sulla terra
ma
i segni d'oggi che Tu ci vai porgendo
per
leggere tra noi la tua presenza
sbiadiscono
ogni senso di stupore
lasciando
in fondo al cuore
non
nostalgie
ma
indefinibili malinconie
ed
incertezze
se
mai quaggiù e lassù, ti rivedremo
così
com'eri visto in Palestina,
se
gusteremo quell'intimità
visiva
ed auditiva, così tua.
Quando
veniamo a Te, in adorazione
per
dirti grazie dell'Eucaristia,
dall'Ostensorio,
è certo, tu ci guardi
divinamente,
ad uno ad uno; e ci ami,
ma
da quell'Ostia nessun segno emerge
di
quel che fosti in Israele e sei
ora
tra noi e apparirai, un giorno,
nel
nostro faccia
a faccia con voi Tre...
Sempre ci affiora dissacrante il dubbio
sulla tua identità non solo fisica
se ipotizzare trascendenze e volti
oltre ogni umana scientificità
e puntigliosi credere a un Risorto...
A chi non
vede, né sa immaginarti
Gesù,
sprigiona un lampo,
un lampo
almeno, un lampo tutto tuo,
e già ci
basterebbe !
Ma proprio
niente, no ...
d.
G. Magrin
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