Spesso diventano vescovi o cardinali coloro che lo desiderano e che si danno da fare più che coloro che ne hanno le doti o ne sono degni. Ciò succede molto, molto più frequentemente con personaggi degli ambienti politici o sociali... Gli effetti sono poi noti a tutti.
30 giugno 2014
18 giugno 2014
Alla vigilia della Festa del "Corpus Domini"
La carriera dell’ultimo posto, è
difficile digerirla, difficile conquistarla, difficile utilizzarla con
effetti ottimali, diametralmente
opposti. Soltanto il Figlio di Dio c’è riuscito in pieno. Ma che vitaccia anche per Lui: annientò se
stesso fino al nascondimento cosificato in pane e vino. Ed ha aggiunto: Imparate da me che sono mite ed umile fin nelle più profonde
intenzioni. Fate questo in memoria di me.
Perché ostinarsi per un’intera vita ad
apparire qualcuno, se si è nessuno ?
17 giugno 2014
Una morale all'anima o un'anima alla morale ?
In passato si insisteva sul dare una morale
all’anima scendendo fino alle minuziosità, ora si insiste sul dare un’anima alla morale,
ricogliendone l’essenziale… E’ il cambio epocale di mentalità a richiedere le
fondazioni profonde della morale. Molto più profonde che in passato.
15 giugno 2014
E mi risveglio in te... o Trinità
Nella solennità della SS. Trinità ci voleva proprio....
Il
canto degli uccelli, alle prime luci dell’alba, fanno maggiormente assaporare
il “dolcissimo” letto, dove si può
pensare di tutto; e riflettere anche su
Dio e sul proprio destino; e perché Dio abbia rivelato all’uomo la sua vita
intima a Tre.
Per un
“ateo” questa composizione sulla vita intima a tre di Dio, è un non-senso, per un mussulmano una eresia punibile con la morte, per un cristiano un’esperienza che,
d’altra parte, si augura ai credenti di ogni religione.
I tre fiori
nominati: calicanto, giglio e madreselva
alludono alle tre Persone divine. Madreselva è il nome popolare di
caprifoglio. Va meglio per indicare lo Spirito Santo; il quale è in ebraico un
nome femminile:“Ruah” mentre in latino (e nelle lingue neolatine) è maschile. Nella –“Ruah” gli Ebrei percepivano la dimensione femminile-materna di Dio Padre.
E
MI RISVEGLIO IN TE... O TRINITÀ
Il canto degli uccelli
al primo albore
mi sfiora lieve
e mi risveglio in Te
o Trinità.
Tu
già mi guardi
con
quei tre volti
appena
percettibili
in un
tutt’uno
e
accenni ad un sorriso
soffusa
d’una luce seducente
eppure
trascendente
e
d’un profumo
come
di calicanto
e
giglio e madreselva.
Respiro,
gli occhi chiusi, il tuo Respiro
e il
tuo Pensare
immenso
e in
breve il mio vagare
da un
sogno all’altro
ancora
così miei
svanisce
in un
riposo vigile, stupito
e
quasi intimorito
d’una
beatitudine
non
mia.
Mi
guardi ed io ti guardo
assente
in Te
ad
ogni turbamento
eppur
presente in Te
a
tutto il firmamento:
a
vite sconosciute dei tuoi cieli
a
stelle senza fine
a
questa terra fragile, sperduta
al
divenire effimero dell’uomo
e al
suo morire.
Con
quello sguardo
m’arrivi
alle vertigini
dell’anima
in
una leggerezza cristallina
ch’è
tenerezza
intimità
silente
pura
fecondità.
Tre
in uno
Tre
in me
corde
d’arpa vibranti d’energia
sottile,
imponderabile
eppure
così forte
al
sorgere d’un giorno e d’una attesa
al
canto della vita sulla morte...
14 giugno 2014
Molti burocrati
Molti
burocrati sono sufficientemente stupidi per osservare le formalità e
sufficientemente intelligenti per fingere di lavorare. Importante è essere
pagati senza affaticarsi.
13 giugno 2014
Ma che era quel Libro?
MA QUEL LIBRO ERA IL VANGELO
Una ragazza, spettinata,
stava
sola, lassù, seduta sopra un sasso
sporgente
dall’acqua del torrente,
protetta contro la calura
estiva
da un tiglio ch’esplodeva
di profumo.
Teneva tra le mani
un libro
né piccolo né grande; lo
leggeva
e a tratti alzando gli
occhi sorrideva…
con chi non so
ma quel libro era il
Vangelo.
Certe scene
rimangono fotografate col sapore di più
che un ricordo; come questa lungo il sentiero che conduce al Rifugio
Venezia, dalla Valle del Boite.
In questo caso ti stupisci che a viverle
fosse una ragazza con l’aria da discoteca d’un “sabato notte” più che da S.
Messa d’una “domenica mattina”. Ma è pur
vero che la cultura laicista “nordeuropea”, rivissuta da uno “scientismo
socio-filosofico” con pretese etiche da “dea ragione” trovi risposte in
contropiede.
È certo che questa cultura non ha il profumo dei fiori di tiglio
ma quello dei cassonetti della spazzatura e che un numero crescente di giovani
rifiutino questa puzza cercando il “buon profumo di Cristo” ed un sorriso puro
che non ha niente a che fare colla
risata sarcastica o sguaiata dei
palcoscenici mediatici o con l’ossessiva sessualizzazione di ogni sentimento
per ritraddurla in denigrazione forsennata d’ogni comportamento. Costatando poi
che chi condanna e vuole uccidere un
colpevole, non “potrebbe proprio tirare la prima pietra”, lasciamo a Cristo di “scrivere per terra” la sua pretenziosa malignità.
11 giugno 2014
La carriera
La carriera è come la sete in piena estate: più la pensi più si fa sentire. E può diventare un tormento... che ti consuma tutte le riserve di buon umore... e la voglia stessa di lottare per uno scopo alternativo.
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