Il capitalismo si regge più sui vizi degli uomini che sulle loro virtù; sul tracollo della società più che sul suo progresso. Basti calcolare quanta pubblicità e quanta economia girano attorno alle mafie e ai loro affari, alle droghe, alle felicità più rischiose con le malattie o i danni che ingenerano, alle mode seduttrici, alle prostituzioni varie, alle speculazioni nei mercati finanziari e produttivi, ai furti e al loro riciclaggio, alle guerre e alle armi, alle eliminazioni di persone, per qualsiasi rivalità o ragione, dall’aborto all’eutanasia.
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