31 marzo 2011

televisione

Molta televisione è dedicata a giustificare un vizio come virtù. Lo fa trasversalmente in mille maniere, creando mentalità aberranti ed accusando come reazionarie le persone di buon senso che vi si oppongono.

30 marzo 2011

LIMITE SEI TU…

Maggio 2004. Composizione nata dopo aver appreso la notizia del suicidio di un giovane di Vigodarzere (Pd), alunno di un Professore mio amico. Quell’episodio mi si è spontaneamente associato ad un’esperienza di tempesta equatoriale, in riva all’Oceano Atlantico, in Benguela (Angola), nei primi mesi dello stesso anno.

Limite è l’orizzonte
dell’Oceano che ti sta di fronte
limite sordo è il suo rumoreggiare
uguale, senza soste, sulla spiaggia
limite le scogliere nude ed impettite
laggiù
contro le quali la marea s’infrange
rabbiosamente schiumeggiando in alto
e si rifrange
perdente...

E limite sei tu, dicianovenne,
che guardi
intriso dall’angoscia del finito
e ti smarrisci già nei tuoi ricordi
sedimentati in fretta sui fondali
oscuri del passato.

Ossessionato dalla frenesia
dell’incompiuto
tu rulli ... come un’onda
sulla sabbia degli attimi fuggenti
e vai e vieni dentro i tuoi confini
tra nubi che s’addensano
foriere di tempesta.

E come lampo ti si spegne dentro
anche la forza ultima di sognare
un Cielo
e non ti resta
che il buio d’una pace
in fondo
al mare.

29 marzo 2011

moda

L’uomo non è mai così scimmia come quando diventa schiavo della moda; e la donna ne detiene il primato.

28 marzo 2011

schizofrenia

Non tutti ricevono il dono della schizofrenia; di solito è riservato ai politici, ai giudici, agli avvocati, agli abortisti.

27 marzo 2011

taxisti

I taxisti vanno velocissimi se senza persone, vanno lentissimi se con persone. Ciò, per guadagnare denaro sul tempo oltre che sui passeggeri. Onesto resta pur sempre il cronometro che mantiene il suo ritmo.

26 marzo 2011

droga

La droga è l’indice d’una cultura che vorrebbe essere sovrumana e s’è ridotta ad essere sub-umana. Si ubriaca in un’estasi autodistruttiva e non sa più né pensare né agire.

25 marzo 2011

culture

Tra diverse Etnie Africane, davanti all’Autorità, in segno di rispetto, ci si siede; tra gli Occidentali ci si alza in piedi. Un sintomo per dire quanto è difficile mettere insieme due culture.

24 marzo 2011

23 marzo 2011

LA CORSA FOLLE

Gennaio 2002. Alla vista d’un incidente mortale di uno che sull’Autostrada, ci aveva sorpassato poco prima, quasi con prepotenza, su una potentissima moto.
Nella prima strofa domina la moto, nella seconda l’uomo, nella terza la tragedia dei due che si esprime in un affastellamento di sostantivi senza verbi. Con più niente da coniugare... come in ’qualsiasi corsa folle della vita.


Sul rettilineo
dell’autostrada
romba la moto un uomo curvo sopra
le strisce gialle sulla tuta nera
e passa e si dilegua come lampo
all’orizzonte.

Abbarbicato al suo motore va
quel grumo teso, onnipotenza in fuga
col cuore in folle che gli rugge dentro
e sull’asfalto
quasi all’assalto di un’ebbrezza pura
d’un mondo senza leggi né confini
ignaro che un destino lo preceda
terribile e meschino...

Il ghiaccio in fondo al ponte ed uno sbalzo,
un volo a vite contro il parapetto
la moto in fiamme
e il poveretto
nel fosso come straccio accartocciato
con gli occhi dilatati verso il nulla...

22 marzo 2011

falliti

Molti uomini sono dei falliti in cerca di giustificazioni o di compassione.

21 marzo 2011

energie

Da giovani si sciupa buona parte delle energie che potrebbero fare di un giovane una “personalità”.

20 marzo 2011

superficialità

Ogni giorno più la superficialità deve lottare furiosamente per rimanere a galla contro “profondità di pensiero e d’azione” che la sconcertano.

19 marzo 2011

18 marzo 2011

egocentrismo

La tragedia di un individuo sta tutta nel suo egocentrismo. Non è persona : o diventa relazione gratuita o rimane un infelice.

17 marzo 2011

la morte

E’ tremendo pensare che tutto finisce con la morte o che ciò che resta di noi è solo il ricordo nei posteri. Eppure il laicismo lo vuole surrettiziamente imporre con la sua cultura del “caso e la necessità” che ha trovato in Jaques Monod un portabandiera.

16 marzo 2011

stili di vita

Spesso i raffinatissimi nello stile di vita terreno, sono estremamente grossolani nell’approfondire uno stile di vita ultraterreno.

15 marzo 2011

RICORDI ANCORA ?

Aprile 2002. Un marito non riusciva a convincere la moglie ad avere un altro figlio. Mi chiese qualche suggerimento... per convincerla. Se ne tornò con questi versi… che una sera “tirò fuori”, una volta esauriti tutti gli altri “argomenti”… Ebbe l’effetto desiderato.

Ricordi ancora quella notte splendida
nella casetta estiva lungo il fiume?
Ci ritrovammo vita nella vita,
un’estasi di gioia senza fine...

Ed ora dalla culla ci sorridono
due occhi scintillanti come stelle,
i piedi e le manine in euforia
con strilli acuti di felicità...

Ad ogni incontro mi ritorna il fascino
d’altri bimbi fioriti dal tuo grembo
che intreccino le loro fantasie
gli sguardi, i gesti, i giochi ed i litigi.

Saranno come siamo, specchio nitido
dei nostri atteggiamenti; e si diranno
parole loro con la nostra voce
amori e sogni con il nostro cuore...

Perché non dici sì, stellina mia?

14 marzo 2011

13 marzo 2011

amici

I miei migliori amici sono quelli che mi sono sforzato di amare sia pure con enorme fatica. Non sono un dono quanto una conquista.

12 marzo 2011

pulsioni sessuali

Le pulsioni sessuali… da giovani si conta di non controllarle, da vecchi ci si rammarica di non averle controllate.

11 marzo 2011

Paradiso

Trasverberandoci, Dio trapassa e impregna di Sé tutta la nostra persona, compresa la nostra fisicità. Il Paradiso è questo. Qui, sulla terra, non si può assolutamente immaginare l’esperienza d’essere penetrati da Dio. Ora lo siamo, ma non lo percepiamo se non nella fede.

10 marzo 2011

malignità

Il mondo tutto è posto nella malignità. Se non l’avesse detto il Cristo, Figlio di Dio, Via e Verità, qualcuno potrebbe non crederci.

09 marzo 2011

fortezze

Perché il potere ha bisogno di difendersi con tante fortezze? E se il potere è a servizio dei cittadini perché tanta paura? Forse perché anche i singoli cittadini hanno imparato a servirsi del potere per i loro interessi e con la stessa logica eliminano chi vi si oppone ?...

08 marzo 2011

QUELLA VOCE...

Settembre 2003. Storia di un amore a colpo di fulmine, scoppiato durante le ferie nei giorni della mietitura, di un giovane che aveva già la fidanzata in paese.

T’udii cantare
mentre falciavi il grano tutta sola
ai margini del campo oltre la siepe
nel sole della sera
e la stradina dove camminavo
era deserta.

Mi soffermai compreso
da quella voce tua
vibrante
e in un istante
tutto di te sembrò una melodia:
le mani tue e le braccia
il passo di gazzella tra i covoni
il viso chino
e il tuo sorriso;
né t’accorgesti che uno ti scrutava
furtivamente.

A stento mi staccai da quell’incanto
- c’era chi m’aspettava al mio paese
con tanti sogni in cuore-
e più non ti rividi
ma la tua voce, quella m’è rimasta
come una sinfonia che si ristempera
in silenzi d’amore;
e mi ritorna pregna di fragranza
quando alle prime luci
ripasso solo lungo la stradina
dove si sforna il pane della notte.

07 marzo 2011

uomini-carogne

Gli uomini-carogne sono così numerosi che intere generazioni non basterebbero per catalogarne le nefandezze. Si dice che riemergeranno tutte nell’ultimo giorno dell’umanità davanti a un tribunale divino.

06 marzo 2011

il volo

Sto volando sopra Maiorca e Menorca, da Lisbona, dopo aver toccato Madrid, con uno sguardo sopra le sue pluripiste aeroportuali a raggiera. Palma e il suo mare, Ciudadela e Mahon e la loro preistoria geologica e storia mediterranea; la prima persona a raggiungerle, le generazioni passatevi, residenti o no. Che resta di loro? La domanda può diventare ossessiva ma non per questo meno vera ed attuale per ognuno. Negarcela e negarci. Annegarci nell’illusione… per quanto azzurra come il mare, con qualche scia bianca di nave, per quanto trasparente come l’aria cavalcata qua e là da cumuli di nubi bianchissime, per quanto sicura come l’aereo che mi sostiene in volo a 1510 km da Lisbona, a 10972 m. d’altezza, a 938 km all’ora, con 157 km forza vento da coda, ormai vicini a Sassari, ore 11.00. Ora l’aereo incomincia a decelerare. E la vita? La mia? Con destinazione… la Roma eterna, la Babilonia apocalittica o la nuova Gerusalemme? O il niente… faticando così per niente?

05 marzo 2011

Giudici e avvocati

Il palazzo di Giustizia e le Avvocature sono i luoghi dove si addomestica la verità scientificamente…; spesso con ragioni che variano secondo il flusso di soldi o di vantaggi che possono derivarne.

04 marzo 2011

i capi

I capi si devono incensare, o si fanno incensare, sempre, al di là dei loro meriti.

03 marzo 2011

il potere

Il potere è innanzitutto a servizio di se stesso. Soltanto le briciole arrivano a coloro a cui esso dovrebbe dedicarsi.

02 marzo 2011

politici

Non si capisce come mai quasi nessun politico, quando lascia l’incarico, si trova più povero di quando l’assunse. Anzi.

01 marzo 2011

I PULCINI

Luglio 2004. Per le vie di Padova (e di ogni città d’Italia) furono infissi manifesti che richiamavano le leggi contro chi abbandonava i cani durante le ferie. Abbandonare un cane nell’estate –si diceva- per la legge è reato e per l’umanità una vergogna.
Ma le leggi non risultano uguali per tutti. Far schiudere uova, allevare pulcini costringendoli a vita dentro una gabbia per ingrassarli e macellarli, non è reato… e neppure una vergogna. Con la stessa logica, sopprimere un bimbo nel grembo della madre,ora non è più né un reato né una vergogna. Basta una giustificazione.



Miei poveri pulcini
voi siete nati in una incubatrice
senza una chioccia
che vi facesse udire
fin dentro il guscio
il suo crocchiare dolce, protettivo
e le sue prime coccole
di tenerezza.

Per voi non c’è che un climatizzatore
con quel ronzio perpetuo, intorpidente
e poi una gabbia e luci artificiali
e cibo e solo cibo a sazietà
per crescere e ingrassare
senza una libertà,
senza stagioni
senz’aurore o tramonti e senza stelle
senza una corsa o un volo a cielo aperto.

Com’è trista la vostra adolescenza
e tragica la vostra giovinezza!
Appena il cuore batte i primi palpiti
d’amore e v’accorgete d’altri e d’altre
che gridano con voi
il brivido di vivere e far vivere,
mani d’acciaio, lucide, spietate,
vi strozzano, vi spennano, vi svuotano
e impacchettati, con il prezzo sopra
vi vendono al mercato.

Nati, vissuti e morti prigionieri,
no! voi non siete vite
ma solo cose
per essere servite
sul piatto della gente
che v’assapora
con i sapori aggiunti della festa
e gode e vi commenta
senza pensare
se mai aveste avuto un desiderio.

Con quegli occhietti gonfi di mestizia
e un pigolio indifeso, rassegnato
m’andate interrogando
perché, perché
chi invoca tanta libertà per sé
ed attenzioni
per mici e cagnolini
per voi, piccini,
diventi
un cuore freddo senza una ragione
una ragione fredda senza cuore...