Scrivere al computer un pensiero in volo sopra l’Oceano atlantico dopo aver attraversato un quarto d’Africa, da Maputo diagonalmente verso il Gabon, con destinazione Lisbona e poi Roma, a 10,300 metri d’altezza, a 900 km all’ora, non si percepisce altro che la piccolezza dell’uomo e congiuntamente la sua intelligenza nell’inventare tante tecnologie che lo fanno così diverso dagli animali. (Ore 15.30 ora di Maputo, 1.dic.2010), Ma da quassù ci si domanda pure qual è il volo ultimo della vita umana, la sua destinazione finale. Oltre la terra? La domanda è più che motivata a 72 anni compiuti, non più alle 15.30 ma già alle ore 15,45.
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