Un epigramma che tutti possono scrivere e pochi desiderano rileggere. La meditazione sulla fragilità e sulla vacuità delle scelte umane, oggi più che mai è disattesa. E può concludersi nella frenesia d’un annichilamento suicida anziché in una sublimazione divina della vita.
E' NELLA NOTTE...
L’uomo insipiente
di tutto ingozza
a tutti crede
e poco vede
l’unico porto
dove si approda.
Le cose vane
di questa terra
raffinatezze
per lui squisite
lo sai, finiscono
in pura cenere.
Inginocchiato
le mani al volto
è nella notte
che tu intravvedi
le stelle in pianto
sul nostro schianto.
d. Giuseppe Magrin
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