NON PIÙ FRAGILE COME NOI
Gesù, non più fragile come noi,
furtivamente, a tomba
sigillata,
benché vegliato con
ostinazione
dagli Uomini del Culto e
della Legge,
Tu risorgesti come avevi detto
lasciando quella tua
Gerusalemme
e quel suo tempio alto,
appariscente
ad un destino di rovine e
morte.
Tu, senso e fine ultimo delle
genti,
aprici alla speranza d’un futuro
risana le macerie d’ogni
cuore
e annulla la paura d’un
tramonto
che ci riduca a polvere e
nient’altro
e l’incertezza d’una beatitudine
che anzi ci vai serbando,
assieme a Te
nel grembo tenerissimo del
Padre.
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