L’immersione
nell’inesplorato della terra provoca la sensazione del non
posseduto e, a volte, del non possedibile, del non tuo che devi solo
guardare, stupendoti che sia quello che è e ti sia offerto allo
sguardo per qualche minuto; di un gratuito gratificante, con
l’imbarazzo di dover interloquire con un Qualcuno che ne è la
causa e ci sta dentro dall’inizio.
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