Kisangani, 2009.11.22. Guardando incantato il fluire del Fiume Congo, dal piccolo spazio in fronte alla Cattedrale cattolica, costruita sulla sponda destra; a pochi metri dalla Riva. I numerosi affluenti, come il Tshopo, che sono già giganteschi e le cateratte che bloccano la navigazione, ti danno un senso di grandiosità… schiacciante… che contribuisce alla ridimensione della pretenziosità umana. La rimonta controcorrente dei pesci così piccoli ed agili, aggiunge il resto.
Di giorno in giorno sempre più mi sento
infinitesimalità stupita
d’esistere
tra esseri intelligenti
l’ultimo ma non ultimo
perché lo stesso Verbo s’è incarnato
e m’ha adottato
come fratello suo in grembo al Padre.
E il Padre suo mi guarda nello Spirito
e soffre la mia assenza così lunga
la lontananza mia dalla sua gioia
ch’è gloria
ch’è infinità e vittoria
ch’è sproporzione e pura gratuità.
E’ Lui che assiduamente si fa vivo
dentro, per dirmi: Il giorno è ormai vicino….
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