8 marzo 2005. A distanza di tempo non si poteva non interrogarsi sulla morte del terzo compagno di classe, Don Francesco Zandegù. Professore di matematica, fisica e scienze naturali, amava contemplare la natura con la semplicità del bambino. Perdeva ore a guardare ”le stelle”, con un finissimo senso dell’ “oltre”. Morì a 62 anni, nell’attesa “pre-sentita” di quest’ “oltre” che avvertiva come un “totaliter aliter” senza paragoni.
…Franarono d’un tratto le muraglie
del tempo e dello spazio
e mi si schiuse
l’infinità
un mare irresistibile, tutt’altro,
di Verità.
Non c’era più il mio prima
né il mio dopo
ma luce traboccante di pienezza
freschezza d’acqua viva
ed estasi di volti
dove l’ebbrezza d’essere
significava Amore.
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