31 agosto 2011
spudoratezza
Non c’è spudoratezza più grande di quella di volerla mostrare ad ogni costo, in qualsiasi luogo, a tutti.
30 agosto 2011
La pieve
Luglio 2000. In una valletta delle Alpi Venete, sperduta e senza sbocchi, con una rumorosa cascata a monte, si trovava una Chiesetta romanica, ben restaurata dalle Belle Arti. I pochissimi anziani rimastivi continuavano a tenerla come “centro affettivo” del loro mondo così estraneo all’ossessività tumultuosa dell’apparire suggerito dalla cultura moderna.
Dall’alto della Pieve tra gli abeti
discendono i rintocchi della notte
mentre la luna appare e li accompagna
tra nubi in fila sopra la montagna
da dove la cascata ti rintrona
quasi oscura sinfonia di spiriti
che cercano, invisibili, lassù
qualcosa che fu loro e non è più.
In questa valle chiusa tra le rocce
non c’è che il bosco, una stradina e prati
e poche case fuori della storia,
sospese come quadri alla memoria.
Già da mille anni la campana annuncia
l’alba e il tramonto ai contadini, adusi
a coltivare il campo e... l’uomo vero,
come eremiti dentro un monastero.
E dai coltivi lungo il giorno parlano
con l’acqua, con le piante e gli animali,
coi loro morti attorno alla chiesetta
e con quel Dio che, sentono, li aspetta.
Di tanto in tanto, il loro sguardo s’alza
lento, solenne verso il campanile,
ed annuendo fan la croce in fronte
attratti a un invisibile Orizzonte...
Dall’alto della Pieve tra gli abeti
discendono i rintocchi della notte
mentre la luna appare e li accompagna
tra nubi in fila sopra la montagna
da dove la cascata ti rintrona
quasi oscura sinfonia di spiriti
che cercano, invisibili, lassù
qualcosa che fu loro e non è più.
In questa valle chiusa tra le rocce
non c’è che il bosco, una stradina e prati
e poche case fuori della storia,
sospese come quadri alla memoria.
Già da mille anni la campana annuncia
l’alba e il tramonto ai contadini, adusi
a coltivare il campo e... l’uomo vero,
come eremiti dentro un monastero.
E dai coltivi lungo il giorno parlano
con l’acqua, con le piante e gli animali,
coi loro morti attorno alla chiesetta
e con quel Dio che, sentono, li aspetta.
Di tanto in tanto, il loro sguardo s’alza
lento, solenne verso il campanile,
ed annuendo fan la croce in fronte
attratti a un invisibile Orizzonte...
29 agosto 2011
depressioni
Per quanto l’amicizia e le cure mediche facciano, chi soffre depressioni, prova un disagio dissociativo tale che nessuna “trovata” può risollevarlo. E’ solo, sommerso da un accavallarsi senza fine di immagini sconnesse ed ossessive che non lo lasciano respirare. Gli viene meno la sintesi, cioè, la sensazione di auto coordinamento del proprio pensare ed agire.
28 agosto 2011
la vita sulla terra
In chi vede la vita sulla terra come unica possibilità d’essere, e la sta soffrendo senza rimedi, gli stupefacenti, le droghe, il suicidio restano purtroppo la migliore soluzione o uno sbocco necessario. E si buttano.
26 agosto 2011
lo scorrere del tempo
Lo scorrere del tempo ti fa sempre più capire la tua precarietà; anzi, la tua nullità! In questo contesto, stranamente emerge, la grandezza d’una dedicazione agli altri per rendere felici i “loro attimi” di vita.
24 agosto 2011
ricordi
Fanno solo male i ricordi che risuscitano il senso del tempo che ti sfugge e ti porta alla tomba. E in proporzione che non riesci a ricordare, soffri di non riuscirci, fino all’angoscia tipica di chi soffre esaurimenti.
23 agosto 2011
SEI TU IL SIGNORE
Fasci di sole tra le foglie verdi
penetrano nel mio giardino e baciano
le margherite in fiore
in mezzo ad un concerto di cicale
e trilli indefiniti
di grilli
nascosti nella siepe
e strida
di merli
impauriti
da due gattini
che giocano sull’erba
ed il ronzante
andirivieni delle vespe al nido
a cui incalzante,
risponde un ritornello
di tortore che tubano
sull’albero più alto
in una festa
di luce,
di suoni e di colori.
Ascolto e osservo
e mi domando
che voglia dire vivere
che cosa basti
per essere felici
o tristi o spauriti
nell’intrecciarsi
di vite senza fine.
C’è mai Qualcuno che invisibilmente
guida il destino delle cose e trova
un piccolo spiraglio per vedere
il mio giardino
e ciò che ascolto e penso?
Da questo nascondiglio abbandonato
ardisco immaginarlo
e ti ringrazio, o Sguardo onnipresente,
per gli animali e gli alberi ed il sole
per tutti i loro affanni e i loro canti
e per me pure
che ho il dono del pensiero e la parola
per dirti con stupore:
“Sei Tu il Signore”!
22 agosto 2011
sessualità
L’uomo può vivere la sua sessualità in due maniere: in coppia, tra uomo e donna, in una sintesi esclusiva d’amore che domanda la corporeità dell’altro nella sua pienezza; da celibi/vergini, in un apertura senza esclusione donando se stessi, abbracciando tutti senza stringere nessuno, con una forte intimità con Cristo.
21 agosto 2011
foresta vergine
Le voci e i suoni della foresta vergine come la presenza silenziosa di tanti animali, a centinaia di km dai rumori della civiltà, ti fanno vivere sensazioni mai provate e vibrare note interiori mai udite.
20 agosto 2011
Africa
Il fascino e la nostalgia d’un cielo stellato trovano in Africa, proprio all’Equatore, la loro espressione più alta e più pura. Più lo guardi più resti a guardarlo. Per notti intere; e ti dispiace che l’alba lo svanisca.
19 agosto 2011
18 agosto 2011
TU SAI CHE MI AMI
La pace del perdono tuo, Signore,
è una brezza dolcissima che penetra,
ravviva
e innalza il cuore triste ed umiliato.
Come aquilone, esso s’abbandona,
riprende, pencola, s’impenna e sta
lassù
sulle correnti del tuo santo Spirito.
Sostienilo, Gesù, nella bonaccia,
e quando l’uragano lo trascina
altrove
rafforza il filo e fa salire il volo.
16 agosto 2011
religioni
Uno studente islamico che sta specializzandosi nel dialogo interreligioso ha detto: Una religione è vera se ti fa buono con Dio e con gli altri. I cristiani vogliono partire da fatti storici per definire la loro religione. E’ il loro modo di credere come cristiani. Un fatto storico, un principio è vero per me che lo credo vero; non è vero per un altro che non lo crede vero. A me islamico intressa dire ai cristiani che pensano l’Islam da Cristiani e che noi Islamici pensiamo il Cristianesimo da Islamici; se invertissimo il modo di pensare cambieremmo religione. Nel dialogo interreligioso non è importante se quello che pensa l’altro corrisponde ad una realtà oggettiva ma se l’altro la crede tale. E lo si rispetta nella sua fede. La fede non è che l’adesione ad una convinzione a cui uno aderisce pienamente, vera o non vera che sia per altri o oggettivamente. La logica della ragione non è la logica della fede, cioè la logica del sentimento.
15 agosto 2011
estate
Uno studente universitario mi ha detto: “D’estate molti maschi vanno dal medico perché soffrono emicranie e oftalmie. Hanno gli occhi che escono loro dalla testa a furia di guardare… Le ragazze invece godono il voto di povertà perché desiderano spogliarsi il più possibile… in modo che sia colto in loro “l’essenziale”. E in questa sofferenza coniugata con la povertà nasce la gogliardia della vita”.
14 agosto 2011
aspirazione
Tra molti popoli emergenti, la prima aspirazione di uno “studiato” è sedersi dietro una scrivania e di là far lavorare altri.
13 agosto 2011
cultura
Una cultura germoglia dal sapore della sua terra e il genio di un popolo si misura da come ama coltivarla.
12 agosto 2011
L'immaginazione di Dio
L’immaginazione di Dio sui miliardi di sue creature e sull’uomo, non ha quasi niente a che fare con la immaginazione dell’uomo su Dio.
11 agosto 2011
eventi
Anche l’avvenimento più balordo può tradursi in un evento salvifico. Nulla è impossibile a Dio.
10 agosto 2011
coraggio e paura
Molti atti che sembrano dettati dal coraggio, non sono che la reazione dettata da una paura incontenibile. Si può essere martiri per paura.
09 agosto 2011
CONTEMPLAZIONE
08 agosto 2011
la gioia del dolore
La gioia di vivere il dolore fisico o spirituale, è una caratteristica di chi vive nell’amore redentivo di Cristo e nell’eternità di Dio.
07 agosto 2011
E' inutile
E’ inutile scrivere poemi per chi non ha voglia di leggere, proporre posti di lavoro per chi non ha voglia di lavorare, dare una casa per chi ha scelto di essere un “senza dimora”, offrire una speranza eterna per chi rifiuta perfino il senso d’una “speranza”.
05 agosto 2011
il disagio di vivere
Invecchiando ci si accorge quanto disagio comporti il vivere sulla terra e il non trovarvi alternative all’infuori della morte. In questo senso è comprensibile l’istinto suicida di alcuni che non accettano “questa valle di lacrime”.
04 agosto 2011
03 agosto 2011
guerre
Le guerre come ogni sdegnosa chiusura nascono solo dal non sentirsi alla pari o dal non voler accettare di esserlo.
02 agosto 2011
CHE IO TI VEDA
1 Agosto 1998. Una sera, nella piccola campagna attorno alla casa paterna, a Rampazzo di Camisano, (VI), era interessante vedere alcune talpe “rumare” in un campo e, un po’ più tardi, lucciole vagare sopra il prato.
Tu lasci un’orma ovunque, ma non vedo
se non con gli occhi corti della talpa
o col brillare smorto d’una lucciola,
né sto a pensare che dall’alto osservi
il moscerino e il verme e i movimenti
miei più occulti come in pieno giorno.
Mi cerchi quando fuggo dal tuo sguardo
e come sole tu implacabilmente
m’arrivi nel profondo e demolisci
i chiaroscuri della mia coscienza
e i muri ormai ferrigni di freddezza
che ho costruito nel mio lungo andare.
E bruci e ripurifichi e maturi
e mi convinci a entrare nel tuo mondo
con gli occhi luminosi di un bambino
per cogliere frammenti d’innocenza,
aneliti crescenti di saggezza
e il dono immenso della libertà.
01 agosto 2011
patrie
Oggi il mondo è un villaggio già troppo piccolo per chi ha sete di potere. Parlare di “patrie” è come parlare di archeologia politica.
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