31 dicembre 2010

mare e società


    Il mare non s'dentifica con la schiuma di superficie delle sue onde; ben di più se lo si scandaglia nelle sue profondità nascoste. Così la società.

30 dicembre 2010

giovani

    Il tormento più grande dei giovani sta nella loro incapacità di scelta. Stanno nel guado… senza risalire la sponda; e intanto il tempo scorre.

29 dicembre 2010

MARIA

Roma, 19.10.2010. Questi versi sono maturati un po’ alla volta in questo mese di ottobre, mentre, nella camminata al mattino verso le 5.30, in Grisignano di Zocco, facevo spesso tappa dentro i due dei cimiteri del Comune, perdendomi tra i lumini di tanti che conoscevo… e pensando al mio “futuro”.


Maria, presenza intima dell’Eterno
quante volte ti sento palpitare,
ma la mia fede aitante e birichina
vorrebbe demolire il muro opaco
che m’impedisce l’altra conoscenza
quella divina.

Tra le infinite ondate di preghiere
che salgono da te in ogni momento
capisco quanto pretenzioso sia;
benché non veda, tu mi insegui e trepidi
m’ascolti e mi dischiudi sensazioni
mai percepite.

E quanto più ripenso a questo esilio
al tutto che mi scivola e travolge
che piomba giù a cascata nell’abisso
mi chiedo che significa rinascere,
rivivere per sempre un’altra patria
dove tu stai.

Un brivido di gioia e di paura
m’assale ripensando a quel momento
in cui per sempre chiuderò questi occhi
e mi si schiuderanno quelle porte.
Rivedrò tutta la mia piccolezza
già nell’entrare.

Il cielo è solo luce, senza notti
e il Padre è tutto in tutti come Padre
col Figlio tuo, adombrati dallo Spirito;
godremo assieme a te la Loro essenza
in una comunione straripante
senza più lacrime.


28 dicembre 2010

pedofilia

La caccia affannosa alla  pedofilia tra i religiosi, lascia intravedere  una dose di tale  inclinazione  nei cacciatori laici.  Spesso che li spinge alla caccia è una morbosità sadica …

27 dicembre 2010

la dea ragione

La “dea ragione” non ha più bisogno di una statua che la rappresenti nella Basilica di “Notre Dame de Paris”; ha  già in alcune nazioni europee altrettante mummie… che indicano, fin da ora,  quale sarà il suo ultimo destino.

26 dicembre 2010

ebrei e cristiani

I cristiani sono umanità aggiunte all’umanità del Figlio di Dio, Cristo. Gli Ebrei furono scelti per generare il Cristo, i Cristiani per manifestare il Cristo.

25 dicembre 2010

aquile e Dio

Sopra le rocce ci stanno le aquile e Dio… L’uomo ci va “artificialmente”!

24 dicembre 2010

trovare Cristo

Per trovare Cristo si suda un po' di più che per trovare una strada in Roma.

23 dicembre 2010

INFINITESIMALITÀ TERRESTRE

Roma, 29.02.2008.  Non ci voleva che l’anno bisestile e il 29 febbraio per provocare una riflessione sul tempo “di recupero” per far quadrare il nostro modo di contare i movimenti della terra;  per non dire : di fare storia da parte di chi ci abita, di raccontarla, con una verità selettiva ed opportunistica che è già ideologia. L’obbiettività assoluta è irraggiungibile dalle forzeumane. La stessa obbiettività scientifica è una obbiettività dell’uomo; resta  un’ipotesi non contraddetta e può non corrispondere alla verità della cosa. . Eppure ciascuno lotta per essere“una verità” sopra le altre; la verità! E così emergere sugli altri. Di qui la sua meschinità racchiusa in una parola quasi impronunciabile: “infinitesimalità”  che riproporzionerà al ribasso tutte le aspirazioni di grandezza dell’uomo, su questa terra…


In questa
infinitesimalità terrestre
milioni su milioni
d’esseri umani
lottano da titani
per sovrastare gli altri…
 
e poi marcire nella stessa fossa…

22 dicembre 2010

Spirito Santo

           Lo Spirito Santo è il vero, principale, divino soggetto del cammino di una comunità diocesana perché sia di Cristo, perché diventi icona della “famiglia”trinitaria, per “proporsi” e per trasformare la disgregata famiglia umana

21 dicembre 2010

vizi e virtù

Ci sono persone che hanno molte virtù e pochi vizi; sufficienti le une per affascinare e gli altri per lasciarle perdere…

20 dicembre 2010

sogni

In fondo alla vita tutti lamentano la distanza sconfinata tra ciò che avevano sognato e ciò che hanno realizzato…

19 dicembre 2010

sopravvivenza

      Il Foscolo, nei Sepolcri, ha cantato la sopravvivenza come “memoria negli altri” oltre la morte. Quanti sono ricordati 100 anni dopo la morte? E la sopravvivenza dei non ricordàti in che consiste?

18 dicembre 2010

frustrazione

La più grande frustrazione dopo morte consisterà nell’accorgersi di non aver centrato il senso di una tappa terribilmente breve e condizionante della vita; quella sulla terra.

17 dicembre 2010

natura umana

Gli istinti sfrenati non  si bloccano che a fatica. La moralità si costruisce sull’educazione alla fatica. Soltanto l’ideologia d’Oltralpe, per non dire rousseauniana,  poté affermare  la bontà intrinseca della natura umana.

16 dicembre 2010

bellezza

L’idea di bellezza è estremamente aleatoria: è certo che ogni artificialità  con l’illusione d’essere più affascinanti, a molti (come me) da solo fastidio. 

15 dicembre 2010

A CENA DA ME, SIMONE, QUESTA SERA…

 Roma, 25.09.2009. Festa di S. Luca Evangelista e  medico che nel suo Vangelo ha messo in risalto i valori della femminilità… e la capacità  divina di recupero di qualsiasi “peccatore” che Cristo aveva in sé;  con la condanna di chi pensava, invece, di non esserlo e di non avere bisogno di misericordia.
È una rilettura in versi del brano evangelico a tutti noto (Lc.7.36-50).

Questo Gesù di Nazareth
fattosi guaritore, né so che altro,
da falegname ch’era fino a ieri
lo invitano o s’invita ovunque;
cena  da un  peccatore delle tasse
da chi si vende come prostituta
da un ricco fatto scendere dall’albero.
Tardi, ma  finalmente, sta venendo
anche da me, Simone, il fariseo
vissuto in religiosa sobrietà
l’esperto nella legge,
che ama il confronto aperto… e lui lo sa!

Quest’uomo di neppure quarant’anni
lunghi i capelli, sguardo impenetrabile
senza una moglie ma non senza amici
sorride e mi saluta
ma osserva attorno, quasi trascurandomi
entra, siede come in attesa d’uno
e, quasi d’intesa,
accetta da una donna  baci ai piedi
e lacrime e capelli che li asciuga”…
Un dubbio, un dubbio almeno,
in me, Simone, scriba dignitoso,
ribolle  insieme al sangue:

“Se lo sapesse, lui che legge i cuori
che donna è mai venuta questa sera
qui  tra i piedi, anzi, ai piedi d’uno solo
senza un pudore, un po’ di galateo                                
che salvi la mia immagine”…
Ma Lui: “Simone, perché stai pensando
male di lei…
e ancora più di me?
Lei  ha già ammesso i tanti suoi peccati,
il danno che s’è fatta
e che vi ha fatto…
e m’ha riconosciuto più che profeta.

Tu m’hai invitato a cena e rendo grazie.
Già  le vivande dicono la festa
che hai riservato a me
e a questi miei,
ma non m’hai offerto l’acqua
per le abluzioni né un asciugatoio.
Tu non m’hai dato il bacio dell’amico
né una goccia di profumo al capo;
lei molto ha speso
e s’è gettata  a terra;
e tutta rannicchiata nel suo nulla
m’ha sparso ai piedi questo suo  profumo…

Chi  insegna la ritualità cultuale
ma senza amore
quello che sgorga puro dall’Altissimo
e inonda chi si umilia,
si chiude in pregiudizi invalicabili…
Lei ha avvertito la verginità
dell’Infinito che si china all’uomo
e smacchia in un istante il suo passato;
perciò m’ha tanto amato.
Né altro aveva da dare al suo Signore
per quel suo debito, che il suo amore
ma ripulito.

Ai  convitati tuoi, se  titubanti
ch’ io possa perdonare,  e a te, Simone,
l’invito a ripensarmi
uno… non come voi, non da quaggiù;
né posso non guardarla, se le dico:
“Sorella, la tua  fede t’ha salvata”…
Per lei da adesso tutto è novità,
Simone, oltre il piacere;
tutto si muta in  slancio e  gratuità.  
“Sorella, sia con te la pace mia
e  il mio sorriso splenda sul tuo volto;
a chi ti cerca dona il  mio amore”.


14 dicembre 2010

la gola

C’è chi classifica gli incontri o gli appuntamenti più vari… a partire dal menù”; a partire dalla gola anziché dalla testa o dal cuore.

13 dicembre 2010

apofatismo

È inutile accanirsi nella descrizione di Dio… sarà sempre creaturale¸ non divina. L’“apofatimo” in campo religioso farebbe bene a quasi tutti i “catafatici” saccenti del giornalismo attuale… ascoltando i quali perfino Aristotele rimane sconcertato, tanto sono illogici o disinformati.

12 dicembre 2010

11 dicembre 2010

corride

 Le corride  sono la migliore rivelazione del desiderio di potenza  dell’uomo-bestia. E c’è chi ne fa uno sport o un  simbolo d’identità nazionale. Le incornate non sono che il regalo di madre natura  a chi non sa stare al suo posto. L’ecologia ha una sua logica che lo scienziato s’illude di manipolare.

10 dicembre 2010

guerra

Senza Dio al centro, il mondo non diventerà mai un villaggio ma solo dei quartieri tra loro sempre in guerra; una guerra  senza quartiere!

09 dicembre 2010

mistico

Per chi l’ha sperimentato anche solo per qualche istante, Dio è un’onda trinitaria d’amore. Ogni descrizione filosofica resta un balbettio totalmente diverso dalla realtà sperimentata dal  mistico.

08 dicembre 2010

PAPÀ DOLCISSIMO

Roma 25 aprile 2007. Ricordando un sogno su papà, forse di 18 anni fa, che continua a stimolarmi  la fantasia ed il cuore in una meditazione insistente  eppure serena, quasi curiosa,  dell’inevitabile “aldilà”…

Papà dolcissimo,
quanta trepidazione m’infondesti
la notte di quel sogno...

Sembravi giunto da lontano, molto
lontano; e mi guardavi
con una tenerezza  affaticata 
quasi dovessi dirmi
un non so che di grave.                                                        

T’interrogavo gli occhi
e il cuore                                                                               
e quel  tuo amore
per ogni figlio
e la tua vita d’ora,                                                                
la voce stessa così tersa un tempo …                             
ma rimanevi muto
come se forze occulte t’impedissero.
                                                            
Col tuo sorriso immobile
tu mi ferivi
l’ansia d’una risposta.
Sembravi richiamare                                                 
un’insipienza antica
quasi nemica
delle beatitudini del cielo.

Appena tesi il corpo verso te
per abbracciarti
in un sobbalzo                                                                        
d’inquieti sentimenti
tu accennando col capo ad un saluto
ti dileguasti
in un azzurro che non era azzurro
lasciandomi più solo;

ma mentre ripiegavo sul mio io
udivo dal profondo
un  bisbiglio
come da un altro mondo
che s’espandeva in un crescendo d’echi:                             
“Perché, perché, perché non t’apri  tutto
a quel Mistero che non sa che amare?”

07 dicembre 2010

malattia

 La malattia fisica più d’una volta è fonte di una stupenda guarigione spirituale; altre volte, fonte di disperazione. Dipende dall’aggancio dell’interessato al Trascendente.

06 dicembre 2010

la libertà

La volontà di Dio non è la croce del piacere ma il piacere della croce; della croce delle nostre pretese d’essere un  assoluto che può decidere al di là di un Assoluto. L’uomo non è ontologicamente o  eticamente ma solo psicologicamente libero: avverte di poter scegliere senza essere costretto dal fascino del sommo Bene a sceglierlo come unico, vero suo bene... Ma non è  libero di scegliere  ciò che vuole.  L’errore di fondo sta in come abbiamo concepito la libertà noi umani! La libertà non è un assoluto come noi uomini non siamo un assoluto. La libertà dell’uomo va letta nella volontà del suo padrone ch’è Dio. Non scegliendo ciò che Dio vuole, l’uomo fallisce completamente.

05 dicembre 2010

cultura occidentale

Oggi la cultura occidentale è vittima dell’ideologia della libertà… e ancora una volta sta massacrando la verità. Le vittime e nello stesso tempo gli assassini più illustri sono coloro che idolatrano la  libertà d’informazione.

04 dicembre 2010

popolino

Vulgus vult decipi. Il popolino vuole essere infinocchiato. E da molto più di un millennio!

03 dicembre 2010

il demonio

Oggi il demonio si nasconde e si manifesta specialmente nelle organizzazioni sociopolitiche a struttura democratica. Non gli pare vero d’aver trovato tanti  urlatori che lavorano gratuitamente per lui.

02 dicembre 2010

A MONS. IGINO STRAZZACAPPA

Roma, 2 settembre 2009. Ci sono dei sani “provocatori” come i tre fratelli Zuliani, tutti e tre preti diocesani,  Rizzieri, Fernando e Dino, che da 21 anni è anche successore dell’arciprete di Montegalda, Mons. Igino Stzrazzacappa. D’accordo, m’hanno sollecitato a ricordare chi ha “costruito” le opere parrocchiali ex novo, Mons. Igino  Strazzacappa, senza dimenticare il Fratello Mons. Giovanni Strazzacappa Fondatore, tra l’altro,  di Presbyterium e del Cenacolo per Preti anziani nella ristrutturata canonica della Vecchia Arcipretale.
Mons. Igino era piccolo fisicamente, gigante spiritualmente. Merita d’essere ricordato ma più ancora venerato. Di qui l’auspicio che quanto prima le sue spoglie mortali siano traslate là dove egli desiderava essere sepolto: nella Cripta della sua Chiesa; cripta da poco disidratata e rinnovata e resa accessibile anche ad anziani e a disabili; cripta che lui stesso dal Paradiso non mancherà di guardare con tenerezza e inviterà anche i parrocchiani più giovani a visitare come  luogo del suo riposo,  aiutandoli a scoprire il cammino  d’uno come loro divenuto prete e parte sia pur lontana della loro storia, e a diventare essi stessi “storia” di Cristo per l’uomo d’oggi…


 
Da quella foto appesa
nell’atrio dell’Ufficio parrocchiale
don Igino, carissimo Arciprete
di Montegalda e della sua rinascita
ancora tu ci guardi,  ci  soffermi

e quello sguardo acuto e sorridente
rimane dentro come tua presenza
per quanto misteriosa, come l’attimo
d’una memoria, d’una vita offerta
d’un sogno divenuto realtà…

Ora dal nostro cimitero attendi
di riposare in pace nella cripta
linda, accogliente e mistica
della grandiosa chiesa che hai voluto
negli anni d’una guerra fratricida.

Se alcuni non capirono il tuo cuore
altri correvano con buoi e carri
a prenderti le pietre di Costozza
o, quasi gocce di rugiada, offrivano
denaro e manodopera e consigli.

Povero e sobrio e riservato, tutto
ti spendesti da una famiglia all’altra
e nel rigore della tua preghiera,
liturgica e mariana, sublimasti
giorni d’occupazioni e sofferenze …

Ora la chiesa nuova e il campanile
e le strutture parrocchiali attorno
e le pitture
aperte al misticismo dell’Oriente
sembrano dirti: Vieni qui per sempre.

Sì, ti verremo a prendere su carri
adornati con pietre grigie e bianche,
con  buoi al traino, se ne troveremo;
e con te, Papa Urbano che riposa
quasi ignorato  nella vecchia chiesa…

Nel susseguirsi di generazioni
senza un futuro quando senza storia
respireremo insieme l’Infinito
che abbraccia i tempi e chi s’è svigorito,
da te imparando che la vita è dono.

01 dicembre 2010

la noia

Quando si nasce, purtroppo bisogna in qualche maniera vivere. Questa assunzione primaria di responsabilità annoia da morire specialmente chi si trova nell’abbondanza.