24 giugno 2021
16 gennaio 2021
UN'INTIMITA' SENZA FRONTIERE
Nella irrefrenabile evoluzione dalla culla alla tomba, non possiamo non riflettere sul senso della vita... spesso obnubilato da circostanze fisiche e ambientali che ci arrivano addosso al di là d'ogni controllo e ci costringono a pensare il presente più che il futuro e a decidere dentro una quotidianità non sempre gioiosa... I cristiani in una loro preghiera gridano alla Mamma di Cristo: “Gementi e piangenti in questa valle di lacrime, a te sospiriamo... Sanno che lei, come il Figlio, è nel “grembo di Dio”, corpo e anima nella sua totalità umana... E si permettono di aggiungere: “rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi”. E che altro si può implorare?
UN'INTIMITA' SENZA FRONTIERE
E' un'intimità senza più frontiere
tra mondi ontologicamente estranei
che mi stai proponendo, o Emmanuele,
è un'amicizia che tu stesso chiedi
come la stai vivendo Tu, da Figlio,
eternamente Dio
col Padre tuo e con lo Spirito
e divinamente uomo
dal grembo di una Vergine...
L'avverto più che mai con gli anni,
d'essere in Te adottato da tuo Padre
ch'è compassione, tenerezza, Amore,
d'essere con Te immerso nello Spirito
ch'è pura Comunione
di un'infinita famigliarità
e per me irresistibile attrazione
verso un celeste grembo
ben al di là d'ogni immaginazione...
Don Giuseppe Magrin