15 dicembre 2016

Natale 2016 .... per me, per qualsiasi Cristiano


NATALE 2016

Roma,13 dicembre 2016. Certe poesie possono nascere dall'assurdo d'un raffreddore cattarroso dalla testa ai polmoni, che per tre giorni mi ha reso afono nella voce e sonorissimo nel resto.

Perfino il buon Dio deve aver riso e per compassione mi ha suggerito di dirgli grazie anche per questo contratempo, e di esprimermi scrivendo alcuni suoi suggerimenti interiori sul Natale, condividendoli con i contratempi di Maria e Giuseppe e del loro Bimbo, in quella “discesa senza paracadute” che fu l'incarnazione del Verbo, la fuga in Egitto e tutto il resto fino a quel “santo Sepolcro” per fortuna lasciato poi vuoto, per un richiamo  suo  (e anche per noi ) altrettanto irresistibile verso l'Alto alla destra del Padre...

Guardando a quella stalla, a quella greppia
dove, Gesù, to fosti partorito
e dolcemente posto a riposare,
ancora tremo solo a ripensare,
che avevi scelto dall'eternità
di nascere così, in un'umiltà
sospinto solo da un celeste amore
davvero fuori d'ogni umana logica ...

Amore che i superbi non capirono
e il Cielo stranamente rivelò
agli ultimi del popolo, i pastori
attratti da armonie e da voli d'angeli,
ai primi dell'astrologia, i tre maghi
guidati a ritmi alterni da una stella.
E giunsero a Betlemme trasognati
la notte stessa o molti giorni dopo.

Gli occhi negli occhi di Maria e Giuseppe,
ne colsero un incanto trascendente
per Te piccino ch'eri l'Infinito,
e per ogni Tuo minimo vagito
quasi annucio d'un tragico cammino
tra il tuo popolo, da Betlemme a Nazaret,
e per le strade della Palestina
fino al colle della tua immolazione.

Sei Tu quel bimbo che anche noi adoriamo
come mistero d'una congiunzione
divina e umana in Te, unica persona
Sei Tu l'Emmanuele, il Dio per noi,
e vuoi stringerci, un tutt'uno in Te
col Padre che è l'Amore e nello Spirito
come primizie dell'umanità,
e olezzo della tua misericordia...