31 maggio 2011

AL RISTORANTE BACCO

Lungo la strada che discende al mare
a mezza costa tra Furore e Amalfi
un’osteria divenuta albergo
t’invita a ristorarti e a contemplare.

Si chiama Bacco, un nome ch’è un programma
per chi ricerca cibi genuini
vini eccellenti e birra effervescente
offerti con la cura di una mamma.

Dalla terrazza vedi gli scoscesi
spuntoni delle rocce e le stradine
e tante case sparse tra le piante
simili a nidi timidi e indifesi.

Laggiù sull’onde spumeggianti vanno
a vele gonfie, le barche dei turisti,
i vaporetti rapidi e frementi
ed i gabbiani in volo senza affanno.

Soffice sale il vento della sera
e t’accarezza mentre sorseggiando
vai l’ultimo bicchiere e sogni e guardi
la luna a picco sopra la brughiera.

Pian piano tutto sfuma in un azzurro
denso, indistinto, pieno di lumini
come un presepe grande, indefinito
e scemano i rumori in un sussurro:

Riposati tra noi o passeggero
in questo Albergo immerso nella quiete
e vivi questo incanto di Sirene
scordando per due giorni ogni pensiero.

30 maggio 2011

norme

Ogni norma per quanto collaudata dall’esperienza, che proibisca di godere la vita è vista da molti giovani come retrograda.

29 maggio 2011

godere la vita

E’ insopprimibile l’istinto di voler godere la vita qui sulla terra, e continuo il lamento di non poterlo assecondare non pensando a destinazioni ultraterrene.

28 maggio 2011

preghiere

Ciò che manca oggi non sono i luoghi di preghiera ma le persone che preghino. Spesso, sui mezzi di comunicazione, si ripetono le registrazioni di preghiere già fatte, di persone già morte anni prima, e le si ascoltano senza pregarle col proprio cuore.

27 maggio 2011

giustizia umana e giustizia divina

Neanche il Figlio di Dio, una volta fattosi uomo, ha mai creduto alla giustizia umana; anzi, proprio Lui, giustizia divina che poteva liquidare i saccenti con un soffio, ha accettato di subire la più ingiusta delle condanne umane, la condanna a morte di uno schiavo. Ma, fortunatamente, s’è riservata l’ultima parola, per tutti e per ciascuno, alla fine dei tempi. Allora non so che diranno mai gli Avvocati e i Giudici che sulla terra ci hanno tanto trafficato sopra con infiniti cavilli.

26 maggio 2011

avvocati e giustizia

Bastano un buon Avvocato ed una Giustizia italiana per far pagare a un derubato le pene del ladro, ad un assassinato le responsabilità dell’assassino.

25 maggio 2011

la vendetta

La rabbia di un vinto può facilmente trasformarsi nella furia omicida di un vincitore. La vendetta ha spesso una dinamicità creatrice che l’amore non conosce.

24 maggio 2011

IL POETA E LA MOSCA

Agosto 2002. Una mosca arrivò sul blocconote dove l’interessato stava annotando alcuni lavori in muratura mentre la Radiolina di un operaio dava resoconti “inflazionati” sulla politica e sul sindacalismo...

Stavo abbozzando versi sui politici
ed i burocrati e sui giornalisti
quando una mosca si posò sul foglio
girando il corpo quasi per seguire
i movimenti della penna mia...
“Che stai pensando?”
le chiesi gentilmente
sorpreso per l’indebita intrusione...

Lei si fermò un istante interminabile
prese a pulirsi il capo
con le zampine ripetutamente
poi mi scrutò
con occhi
grandi più del cervello
come per dirmi:
“Io sto cercando cibo e non parole”...

23 maggio 2011

bellezza naturale

C’è chi vive per la sua bellezza naturale e la sfrutta come seduzione; e c’è chi ci fa una malattia o si toglie la vita per non averla avuta.

22 maggio 2011

libertà di parola

In molte Nazioni si è liberi di parlare ma non si sa se si resta liberi dopo aver parlato.

21 maggio 2011

possibilità relazionali

Se sapessimo quante teste ci sono nel mondo e quel che pensano di sé e degli altri, ci sentiremmo azzerati nelle nostre possibilità relazionali.

20 maggio 2011

maestri e superiori

Non c’è peggiore maestro di chi si atteggia da maestro; non peggiore superiore di chi sfrutta il suo ruolo di superiore.

19 maggio 2011

torti e ragioni

E’ difficile convincere a mostrare le sue ragioni... colui che abitualmente è costretto dai superiori o dalle circostanze ad avere torto.

18 maggio 2011

anoressia

La voglia di apparire qualche volta è più forte della voglia stessa di vivere. Le anoressiche ne sono una prova.

17 maggio 2011

MILLE CHILOMETRI...

Ottobre 2003. Raramente si ripete il fenomeno della pioggia di sabbia. E’ il vento del Sahara a “regalarla”. Un’auto era parcheggiata a due passi da un parco-giochi di bambini: sono bastate due ore perché il proprietario la ritrovasse macchiettata d’un manto “giallino”…

Mille chilometri nel vento hai corso
o sabbia del deserto
varcando il mare
e i monti...
mille chilometri per terminare
pulviscolo giallastro,
impertinente,
sulla pelle e negli occhi della gente
sulle auto, sull’asfalto
e nei giardini
dove bambini
a pieno fiato gridano
e rotolano sul tappeto erboso.

Un viaggio tormentato
e senza senso
per inquietare la serenità
del mondo...

16 maggio 2011

i sapienti

Ci si meraviglia ogni giorno di più dell’insipienza con cui molti “sapienti di questo mondo” ragionano e ancora di più, dell’impossibilità di confrontarsi serenamente con loro. Hanno sempre e comunque ragione; e tu sei sempre e comunque un sorpassato.

15 maggio 2011

procreazione

Oggi non occorre procreare un figlio da un papà e da una mamma, basta produrlo non importa da chi e come. Il grembo materno sta divenendo un optional o un mezzo per il seme di terzi che addirittura vivono in coppia omosessuale. E ce se ne vanta come di “un diritto umano” fondamentale.

14 maggio 2011

i sapienti

Ci si meraviglia ogni giorno di più dell’insipienza con cui molti “sapienti di questo mondo” ragionano e ancora di più, dell’impossibilità di confrontarsi serenamente con loro. Hanno sempre e comunque ragione; e tu sei sempre e comunque un sorpassato.

13 maggio 2011

MARIA

Roma, 19.10.2010. Questi versi sono maturati un po’ alla volta in questo mese di ottobre, mentre, nella camminata al mattino verso le 5.30, in Grisignano di Zocco, facevo spesso tappa dentro i due dei cimiteri del Comune, perdendomi tra i lumini di tanti che conoscevo… e pensando al mio “futuro”. E non soltanto al mio, ma anche a quello di miei nipoti e parenti, infatuati d’una cultura prigioniera d’una modernità “spenta”, d’una scientificità autoreferente e dopo tutto nichilista.

Maria, presenza intima dell’Eterno
quante volte ti sento palpitare,
suasivamente, delicatamente;
benché invisibile, mi insegui e trepidi
m’ascolti e mi dischiudi conoscenze
mai percepite.

Toglimi tu, Maria, dalla prigione
che l’uomo senza Dio s’è costruito
donami la verità dell’Infinito
portami in volo verso quell’aurora
che sfonda le barriere oscurantiste
del laïcismo.

Io quanto più ripenso a questo esilio
al tutto che mi scivola e travolge
che piomba giù a cascata nell’abisso
mi chiedo che significa rinascere,
rivivere per sempre l’altra patria
dove tu stai.

Un brivido di gioia e di paura
m’assale ripensando a quel momento
in cui per sempre chiuderò questi occhi
e mi si schiuderanno quelle porte.
Vedrò le insensatezze della terra
già nell’entrare.

Il paradiso è luce, senza notti
e il Padre è tutto in tutti come Padre
col Figlio tuo e con l’ardente Spirito;
godremo assieme a te la Loro essenza
in una comunione straripante
senza più angosce.

piacere e felicità

Il consumismo produce qualsiasi tipo di piacere, ma non la felicità vera; ed è di questa che l’uomo ha sempre avvertito una nostalgia indecifrabile. Talmente indecifrabile da sostituirla coi piccoli piaceri della vita, rimanendo comunque insoddisfatto.

11 maggio 2011

suicidio e omicidio

La ragione principale per desiderare di morire, sono le infinite sopraffazioni dei forti sui deboli. L’unica via d’uscita per non vederle più, è la morte. Ma sarebbe un’auto sopraffazione ulteriore procurarcela. Il suicidio come l’omicidio sono pura sopraffazione… Nessuno è padrone di nessuno, neppure di se stesso, checché ne dicano gli eutanasisti.

10 maggio 2011

SOPRA IL SAHARA

Settembre 2000. Volando nel pomeriggio sopra il deserto del Sahara da Addis Abeba a Roma sulla traiettoria del Nilo e poi sulla Libia...
Di fronte all’indifferenza dei passeggeri per le bellezze del deserto, constatavo la mia curiosità nell’osservarne dall’alto la “geo-grafia”: la distruzione operata dagli agenti atmosferici sulle rocce, apparse prima come giovani “violentate” dal vento e dal sole, poi come vergini che nella loro nudità e crudezza si facevano messaggere d’un “istinto” a superare i propri confini, in un “progresso” che nel bacino del Nilo si tradusse in grandi civiltà... e del grande interrogativo se ci sia mai una trascendenza della creaturalità... “cieli nuovi e terra nuova”, l’interrogativo che ha fatto sorgere la Sfinge e le Piramidi.
La secolarizzazione occidentale sembra voler sopprimerere... questo“esprit de finesse” riducendo l’esistenza umana ad un volo turistico da un aeroporto all’altro dell’immanenza... negando all’uomo una possibile trascendenza…


Indifferente nel sole che tramonta
passa l’aereo sopra il vostro capo
o rocce del Sahara
piccole, laggiù,
tra fiumi raggrinziti
come le vene d’una vecchia mano,
senz’alberi né case,
rocce dai mille volti
e dalle occhiaie spente
ed infossate,
rocce sfregiate
da vortici di sabbia
ubriaca,
brandelli infranti
di civiltà remote,
rocce annerite
quasi abbruttite
da un sole perforante
senza mai nubi
senza una goccia d’acqua
che vi ristori a sera.

Eppure m’apparite così vive
rocce pudiche e schive
per quella vostra cruda nudità
soffusa quasi di verginità
coperta dal fluire delle dune,
lenzuola fragili
che il vento ancora stende
e ruba
con sibili inconsulti;
rocce dagli occhi tesi
e pieni d’essenziale,
quasi ombre emerse
dai bui anfratti della preistoria
per dirmi il vostro nome:
che venga inciso là
dove sta scritto l’ultimo destino
e quel cammino
che porta alle sorgenti del mistero
ben oltre
il cimitero dei ricordi umani...

09 maggio 2011

ingiustizia

Non ci si rassegna mai all’ingiustizia. Ma d’istinto vorremmo rivendicarla con altrettanta ingiustizia: “Occhio per occhio, dente per dente”, com’è tradizione tra diversi popoli, ancora oggi.

08 maggio 2011

l'altra guancia

Di fronte alla strafottenza o alla violenza personale, famigliare, sociale, politica, economica, nazionale, mondiale, bisogna solo e sempre presentare l’altra guancia, o è necessario mostrare anche i denti e, se occorre, qualcos’altro? E’ sufficiente il sistema correttivo come la Giustizia oggi ce lo offre, oppure ci vuole ben altro per cambiare o almeno isolare un bruto ? E come perseguire i bruti legalmente impunibili come chi abortisce e tanti altri, sempre più protetti man mano che si sale nella scala sociale, fino ai Dittatori, infarcitisi di delitti pur di eliminare gli oppositori?

07 maggio 2011

fariseismo

Spesso si condanna il sesso in tutte le maniere mentre lo si esercita in tutte le direzioni. Il fariseismo istituzionale, legalistico, è più che mai diffuso. E’ una cancrena in cui molti giornalisti, avvocati e giuristi amano tuffarsi e nascondersi.

06 maggio 2011

violenza

La descrizione di fatti di violenza è l’aperitivo quotidiano offertoci dai Massmedia.

05 maggio 2011

cristianesimo e burocrazia

Il cristianesimo non cammina quando si burocratizza e il Verbo incarnato viene ridotto a “verbo incartato”. Quando ci sono più libri che testimoni che parlano di una istituzione, l’istituzione è già moribonda.

04 maggio 2011

laicismo e sette sataniche

Non ci si spiega come mai proprio col laicismo razionalistico e scientifico insorgano tante forme misteriche. I secoli dei lumi stanno rivelando un bisogno strano di extrascientificità. Le forme più stravaganti e più tragiche si trovano nelle “sette sataniche”.

03 maggio 2011

I FUOCHI FATUI

31 Agosto 2002. Dopo la visita al cimitero di alcune mamme con i loro bambini, la domanda arguta di uno di loro mentre esse si raccontavano le antiche storie dei fuochi fatui, provocò la risposta altrettanto arguta e pensosa della mamma.

Mamma, perché si dice
che nelle notti buie, senza luna
in cimitero ardono fuochi fatui?

Bambino mio,
perché tante persone là sepolte
passarono così la loro vita...

02 maggio 2011

divisioni, confessioni e sette

I capi dei cristiani sono la causa principale delle divisioni tra i cristiani stessi, per la visione non sufficientemente evangelica che hanno di Cristo e della sua Chiesa. E’ questo l’aspetto laicistico delle strutture ecclesiastiche istaurato, ovviamente, dall’ottusità razionalistica di molta teologia e di molta pastorale. Spesso queste vengono confuse con l’inculturazione, con la ritualità, con le tradizioni locali quasi siano la Tradizione Apostolica. Di qui le differenti Confessioni; o peggio, le Sètte. Il pensiero e la parola umana sono sempre e comunque insufficienti ad esprimere il divino. Di qui il bisogno di adeguare l’umano al divino. E non viceversa.

01 maggio 2011

estinzioni

A tanti milioni di anni di distanza, chi sa quale cataclisma ha estinto i “dinosauri”? E chi saprà quale cataclisma avrà, un giorno, estinto l’umanità?